La storica sirena delle 12 non suona da giorni Tecnici comunali al lavoro



Sirena “muta” negli ultimi giorni. A silenziare il segnale acustico, che a San Daniele da decenni scandisce il mezzogiorno, un guasto tecnico probabilmente causato da un fulmine caduto sul campanile durante il temporale dei giorni scorsi. Un silenzio che ha incuriosito tutti coloro abituati da sempre a sentir scandire il mezzodì non solo dalle campane ma anche dalla sirena. Ieri pomeriggio, dopo alcuni giorni di blackout, i tecnici erano al lavoro per capire l’origine del danno e ripristinare il suono. Pur non avendo alcuna utilità, la sirena fa parte ormai della tradizione sandanielese e viene fatta suonare ogni giorno.

Un suono molto intenso che si diffonde su tutto il territorio e che spesso viene interpretato dai turisti come il segnale di pausa lanciato da qualche stabilimento. Nulla di tutto questo: la sirena era nata per avvisare la popolazione di imminenti attacchi aerei durante la Seconda guerra mondiale e ha proseguito l’attività per richiamare i pompieri volontari in caso di emergenza. Oggi è rimasta solo per scandire l’arrivo del mezzodì.

Per quanto riguarda l’allerta dei volontari del Distaccamento dei vigili del fuoco infatti, con l’avvento di più moderni metodi di comunicazioni, da anni non viene più utilizzata: fino agli anni ’80, infatti, veniva impiegata dal Comando dei vigili del fuoco per lanciare l’allarme visto che all’epoca, quando ancora non erano diffusi i telefoni cellulari, era l’unico sistema per chiamare a raccolta i pompieri volontari che, sentiti i tre suoni della sirena, sapevano che dovevano essere pronti per un’emergenza. Oltre a dare l’allarme la sirena veniva azionata, una sola volta, a mezzogiorno. Con l’avvento dei moderni dispositivi di telefonia, dunque, non viene più utilizzata per segnalare un pericolo ma solo per scandire le 12 sette giorni su sette. A maggio del 2016, proprio la disdetta dell’utenza da parte del Comando dei vigili del fuoco di Udine, non più interessata ad accollarsi quell’onere, aveva causato uno stop di alcuni giorni. A carico dei pompieri, infatti, non solo il costo ma anche il suo corretto funzionamento. Dal 2016, spese e manutenzione sono passati all’amministrazione comunale. L’apparecchio dunque di cui fino al 2016 se ne occupavano direttamente i pompieri, dopo il cambio è stato affidato ai tecnici comunali che ieri pomeriggio hanno lavorato sodo per risolvere il guasto riuscendo ad aggiustare il dispositivo. Oggi, alle 12, la verifica. —



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