La storia di Maria Rosaria: in ruolo da un anno, in pensione a settembre

Maria Rosaria Sciara, 67 anni, è stata assunta dopo una vita da bidella “nomade”. Busta paga? Forse meno di mille euro

SACILE. Assunta in ruolo nel 2017 a 66 anni e dopo nove mesi va in pensione: Maria Rosaria Sciara ha le carte in regola e batte un altro record.

Non c’è legge Fornero che tenga e la fuga dei pensionandi nelle scuole di Sacile aumenta i numeri a una quindicina. «Lascio la scuola – ha confermato l’ausiliaria nell’Itis Marchesini –. L’età me lo consente e anche i contributi e il servizio cumulato». La busta paga da pensionata, a fine settembre sarà una sorpresa: forse sotto i mille euro.

Quello di Sciara era diventato un caso nazionale sulle assunzioni dei precari “d’annata” nelle fila dell’istruzione, in agosto 2017. Tanto che nella bidelleria della scuola in via Stadio si erano accese le telecamere di Rai1. «Felice del ruolo – aveva detto l’ausiliaria con un sorriso – dopo tanti anni di lavoro precario. Ma la pensione non è lontana». Dopo nove mesi è partito il conto alla rovescia per non timbrare più il cartellino a scuola. «Avrei potuto restare in servizio un altro anno – ha detto l’ausiliaria – ma il 1º settembre sarò pensionata». Il 28 agosto 2017 Sciara aveva firmato il contratto a tempo indeterminato, dopo una vita di lavoro precario: meglio tardi che mai.

«Baby sitter da giovane – ha ricordato l’ausiliaria –, poi ho fatto qualche lavoretto e, intanto, mi sono impegnata per frequentare i corsi serali di licenza media. Un titolo che era sufficiente, fino a qualche anno fa, per entrare nelle graduatorie dei supplenti bidelli». Era cominciata così, la vita “nomade” da una scuola all’altra, che è durata per anni. «Quando mi hanno convocata per il ruolo, a Pordenone in agosto, non ci credevo – ha ricordato –. Mi pensiono nel 2018 per diritto ai limiti di età». Sei anni fa, da ausiliaria precaria a scuola aveva provato a calcolare la pensione senza ruolo: il prezzo da pagare all’Inps era di 80 mila euro nel 2012. Meglio rinviare. 

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