La storia a lieto fine di Pippo, il pappagallo in fuga

UDINE. È durata due giorni la fuga di Pippo, un pappagallo cenerino africano sfuggito martedì scorso al controllo dei suoi proprietari. Sono stati due studenti a trovarlo, mercoledì pomeriggio, in un giardino vicino all’Università dei Rizzi, visibilmente segnato dopo aver “lottato” contro un corvo e aver avuto la peggio. Hanno chiamato la polizia che, a sua volta, ha contattato Giuseppe Mazzaglia e la moglie Anna che ne avevano denunciato la scomparsa dall’abitazione di via Chisimaio.
Martedì scorso la signora Anna stava preparando l’acqua per il bagnetto, come già fatto moltissime altre volte, sotto il portico, approfittando della bella giornata. Ha inserito il contenitore nella gabbietta per metà fuori e per metà dentro, come sempre, ma l’animale anzichè entrare nell’acqua è uscito ed è volato via. «È passata un’auto – racconta la moglie – e il pappagallo si è spaventato ed è fuggito. Una vicina di casa mi ha detto che lo ha visto volare verso la casa dell’Immacolata di don De Roja». A nulla sono valsi i richiami e le ricerche in zona della famiglia Mazzaglia: del loro Pippo nessuna traccia.
«Lo avevamo preso quasi sei anni fa alla sagra degli uccelli di Sacile – spiega Mazzaglia – e ci siamo molto affezionati a lui. Pippo è un pappagallo parlante e ormai sono abituato a sentire il mio nome pronunciato da lui. Se sono in un’altra stanza – continua con un sorriso –, mi chiama finchè non vado da lui e poi, spesso, si appoggia sulla mia spalla». Abitudini consolidate con quello che ormai era diventato un componente a tutti gli effetti della famiglia. E, il pensiero di perderlo per sempre «era inconcepibile». Da qui l’idea di mettere un appello sul Messaggero Veneto per offire una ricompensa a chiunque avesse rintracciato e riportato a casa Pippo. Disposto a tutto pur di ritrovarlo, mercoledì mattina Mazzaglia ne aveva denunciato la scomparsa anche in Questura. E proprio nel pomeriggio è arrivata la telefonata della polizia. Lo informava che un pappagallo era stato ritrovato da due studenti ai Rizzi. «Sono subito andato a verificare che fosse il mio» racconta Mazzaglia. La bestiola trovata era effettivamente Pippo. Il pappagallo era un po’ malconcio, dopo una notte trascorsa fuori, affamato e pieno di sete. «I due ragazzi – continua il proprietario del volatile – lo hanno trovato in un giardino. Era sopra un albero e hanno visto che litigava con un grosso corvo. Si prendevano a beccate e, a un certo punto, Pippo è caduto a terra». I due giovani lo hanno raccolto e sistemato sopra un tavolino esterno, quindi hanno chiamato la polizia. «Sono rimasti con lui finchè sono arrivato – conclude Mazzaglia – e a loro ho dato, come promesso, una ricompensa».
Una volta a casa, il cenerino è stato rifocillato («era due giorni che non mangiava e beveva») e, c’è da sperare, che non gli torni più la voglia di fare un’altra gita fuori porta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto