La stella del basket “Doctor J” in Friuli per i diritti dei disabili

Ci sono persone che racchiudono nella propria vita le pagine di un romanzo. Poi ci sono le leggende, icone di un’intera collana di racconti straordinari.
Julius Winfield Erving II, per il mondo “Doctor J”, appartiene alla seconda categoria.
Il suo è stato un percorso di gloria e dolore, di straordinari doni della vita e perdite lancinanti. Nato di umili origini e assurto alla gloria della sport, Julius Erving ha riscritto le regole del basket, “traghettando” nella scintillante Nba di oggi, dove era anche vietato schiacciare, le magie dei playground che richiamavano sui tetti dei palazzi newyorkesi centinaia di persone ad ammirare l’uomo che con in mano una palla a spicchi sfidava le leggi della fisica. Il resto è storia.
Già, ma qui siamo a Pordenone city, non nei campetti della Grande mela. E come si legano i destini della nostra terra a quelli dell’uomo di cui Michael Jordan disse: «Non fosse esistito Doctor J non ci sarebbe mai stato MJ»? Il filo conduttore non poteva che essere l’attenzione agli ultimi.
Doctor J sarà a Pordenone, ora è certo, in occasione di un evento di promozione del “baskin”. Non la pallacanestro tradizionale (e quando è stato tradizionale qualcosa, nella vita del nostro?), ma quello che parifica, in una sfida sul campo, giocatori normodotati e atleti disabili, grazie a un complesso sistema di regole che limita i primi e valorizza le potenzialità dei secondi.
Grazie a un service creato per il Rotary club Pordenone Alto Livenza dalla presidente incoming Any Bortolussi, supportata dal professore universitario, avvocato e procuratore sportivo Kenneth Jacobsen, il Comune potrà ospitare una due giorni di livello assoluto. Venerdì 5 luglio, alle 17, al Forum Doctor J presenzierà a un’esibizione di “baskin” e in serata sarà ospitato del Rotary Pordenone Alto Livenza a Castelbrando. Sabato 6, alle 18 la leggenda del basket parteciperà a una conferenza pubblica in cui si parlerà di “baskin” al convento di San Francesco, al termine della quale ci sarà un momento dedicato ai fan. In serata cena in suo onore e poi commiato da Pordenone.
Nei prossimi giorni saranno diffusi ulteriori dettagli su un’iniziativa che fa onore al Rotary, a Pordenone e soprattutto alla disponibilità di quest’uomo e campione straordinario. «Il compito di ogni generazione è superare quella precedente» è solito dire l’uomo Julius Erving. Il campione Doctor J ha dimostrato che è possibile. Benvenuta, leggenda, e grazie a chi l’ha reso possibile. –
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