La sfida delle aperture di Bennet e Interspar

Saranno gli unici due centri commerciali a tenere aperto il lunedì di Pasqua. La scelta della libreria Giunti, che non chiuderà né a Pasqua né a Pasquetta

PORDENONE. La determinazione della Regione, le supermulte previste per i trasgressori e il fatto di non avere rilasciato deroghe hanno sortito i loro effetti per quanto riguarda le aperture straordinarie di Pasquetta, una delle 10 giornate festive nelle quali la legge regionale sul commercio prescrive la chiusura. Infatti, in provincia di Pordenone, sono pochi i negozi della grande distribuzione e i centri commerciali a decidere l’apertura. Basta fare un confronto con il precedente del primo novembre per notare le differenze.

A Pasquetta a tenere aperti, secondo quanto preannunciano i rispettivi siti internet, saranno il centro commerciale I Salici - Bennet di Sacile (dalle 9 alle 20) e l’Interspar di via Marcello (dalle 8.30 alle 20). Per quanto riguarda I Salici, come spiegato dalla segretaria della Filcams Cgil, Daniela Duz, è stata data la libertà ai singoli negozi della galleria di decidere l’apertura o la chiusura.

Rispetto al primo novembre scorso, quando i “trasgressori” erano stati più numerosi, terranno chiuso il Pam, il Lidl, l’Eurospin (che ha deciso di abbassare le serrande in tutti i punti vendita, anche a Trieste, città turistica che non rientra nel novero delle chiusure obbligatorie imposte dalla legge regionale).

Chiusi pure i centri commerciali Meduna e Gran Fiume. In particolare, quest’ultimo ha fatto marcia indietro dopo le prime richieste di aperture straordinarie e terrà chiuso anche il 25 aprile e il primo maggio (con apertura tutta la giornata lunedì 24 aprile). «Gli effetti della legge regionale si sentono, eccome – sostiene Duz –. Ciò dimostra come la legge, e quindi la politica, abbia un ruolo importante nell’indirizzare culturalmente un Paese».

Ora c’è l’attesa per la sentenza della Corte costituzionale che deve pronunciarsi sulla legge regionale sul commercio promulgata dalla Regione. «La decisione della Corte è dell’11 aprile scorso – ha affermato Adriano Giacomazzi della Cisl –. Tra un paio di settimane si conoscerà il verdetto». «Adesso – ha proseguito Duz – i lavoratori devono fare la loro parte, non dando più la disponibilità al lavoro festivo. Questo anche alla luce della sentenza emessa dal giudice Angelo Riccio Cobucci che ha dato ragione a un lavoratore che ha negato la sua disponibilità a lavorare il 25 aprile».

In centro città, le serrande rimarranno aperte sia oggi sia domani nella libreria Giunti. Le librerie non rientrano nelle categorie cui è imposta la chiusura, ma la Giunti di corso Vittorio Emanuele non chiude proprio mai. In questi giorni festivi si concede almeno la chiusura a pausa pranzo: oggi e domani è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. In questa libreria, l’apertura è assicurata anche il 25 aprile, il primo maggio, il 2 giugno, a Ferragosto. Unica tregua il Natale.

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