La sede ai cacciatori gemonesi

Dopo un’attesa di 7 anni, oggi sarà inaugurato lo spazio nella zona del L’Aser

GEMONA. Dopo un’attesa lunga ben 7 anni, i cacciatori gemonesi hanno finalmente una sede. Se la sono costruita da soli, salvo per il sostegno finanziario di Comune e Provincia i cui contributi hanno consentito ai cacciatori di acquistare i materali necessari all’edificazione dell’immobile. La manodopera è invece completa farina del loro sacco e della buona volontà dei 63 soci della riserva di caccia che oggi si preparano a tagliare il nastro alla nuova struttura.

Sorta nella zona del L’Aser, la sede può contare su uno spazio di circa 70 metri quadrati, su un bagno e un ufficio. Iniziata, dal punto di vista progettuale, ancora con l’amministrazione Disetti e proseguita quando a governare la città era il sindaco Marini, la costruzione dell’immobile è stata di fatto realizzata da quando in municipio c’è la giunta Urbani.

«Il primo atto che ho firmato all’indomani dell’elezione – ricorda il primo cittadino – è stata l’assegnazione del contributo ai cacciatori e la firma del permesso a costruire». Il resto l’hanno fatto, come detto, i soci della riserva che nel giro di 12 mesi hanno dato concretezza al sogno dopo aver bonificato l’area e ottenuto dall’ente locale il diritto di superficie per 50 anni.

«Abbiamo posato la prima pietra nel maggio del 2011 e ora, dopo esattamente un anno, siamo pronti a inaugurare la sede», dice con orgoglio lo storico presidente della riserva di caccia di Gemona, Franco Cucchiaro che alle 11.30 di oggi inaugurerà la sede assieme ai tanti soci del sodalizio.

«Questo luogo vuol essere non solo un punto di riferimento per noi – sottolinea –, ma anche per i ragazzi, gli escursionisti e le scolaresche che frequentano il lago di Ospedaletto e la sella di Sant’Agnese». Il programma di stamattina prevede come detto il taglio del nastro alle 11.30, seguito dalla benedizione dell’arciprete monsignor Valentino Costante, e infine l’immancabile brindisi.

Maura Delle Case

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