La scuola Zardini ricorderà la maestra Stefania

Udine: aveva ottenuto la cattedra da pochi giorni a Cervignano e il primo settembre avrebbe preso servizio, come docente in ruolo

UDINE. Aveva ottenuto la cattedra da pochi giorni e il primo settembre avrebbe preso servizio, come docente in ruolo, a Cervignano. Stefania Fanciullo è, invece, morta a 43 anni tra le lamiere dell’auto, nella quale viaggiava, il 30 agosto lungo l’autostrada A23.

La scuola primaria Zardini di Cussignacco, nella quale Stefania aveva insegnato negli ultimi due anni, la ricorderà domani sera, alle 19, con una messa nella chiesa di San Martino Vescovo.

Saranno tante le insegnanti, i genitori e i bambini che si stringeranno nel dolore per la scomparsa della donna originaria di Depressa di Lecce, che da anni viveva a Udine, dove aveva anche conseguito la seconda laurea in Scienze della Formazione.

Le docenti hanno affidato a una lettera il loro ricordo: «Non riusciamo a crederci. Non riusciamo ad accettare che il destino sia stato così ingiusto con te, Stefania. Con te che stavi rientrando dal tuo Salento a Udine, per essere puntuale lunedì 1 settembre a prendere servizio nella tua nuova sede di servizio. Finalmente, dopo anni di precariato, avevi ottenuto il ruolo. E invece sull’autostrada, quando eri quasi arrivata, si è conclusa la tua corsa».

«Noi ti aspettavamo Stefania – continua la lettera –. Aspettavamo il tuo messaggio che ci diceva che eri arrivata. E invece … Adesso di te ci rimane il ricordo. Ricordiamo il tuo sorriso, la tua disponibilità, il tuo grande cuore, la tua gentilezza ma anche la tua determinazione. Ci mancherai. Noi colleghe, colleghi, amici, per te eravamo la tua famiglia del nord. Ci sentiamo onorati per averti conosciuta e ognuno di noi porterà una parte di te nel proprio cuore».

Un destino crudele quello che si è abbattuto sulla 43 enne. Si era laureata in Puglia in conservazione dei beni culturali. Ma non trovando lavoro, aveva fatto le valigie e si era trasferita in Friuli in cerca di fortuna. Dopo la seconda laurea, aveva cominciato a fare l’insegnante di sostegno in diverse scuole della provincia. Negli ultimi due anni aveva preso servizio a Cussignacco.

A giugno aveva sostenuto una relazione davanti al comitato di valutazione che aveva approvato il suo anno di prova. Quindi, dopo anni di precariato, era entrata ufficialmente in ruolo e gli era stata assegnata come sede definitiva Cervignano.

Il 30 agosto stava rientrando da Lecce, ma all’altezza di Risano il terribile schianto. L’auto sulla quale viaggiava, insieme a un uomo di Reana, si è schiantata contro un furgone che la precedeva, partito da una piazzola di sosta. Ora il conducente del mezzo pesante è indagato per omicidio stradale.

La Procura della Repubblica non ha ancora dato il nulla osta alla sepoltura. Oggi verrà eseguita sul corpo l’autopsia. (da.vi.)

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