La scuola dell’infanzia va demolita e rifatta ma i soldi non bastano

Dai test risulta che l’edificio presenta alcuni problemi statici L’assessore Bianchini: opera allo studio. Appello dei genitori



Un finanziamento per l’edilizia scolastica è stato assegnato dalla Regione al Comune di Codroipo nell’ambito delle concertazioni recenti fra amministrazione Fedriga e municipi. Lo stanziamento è per la demolizione e la ricostruzione della scuola dell’infanzia paritaria di via IV Novembre “Stella del mattino”, edificio che presenta alcuni problemi statici (in particolare la mensa) rilevati dall’indagine sul rischio sismologico.

Diversamente dalla primaria Candotti, per la quale si è ottenuto un milione e 300 mila euro per procedere al consolidamento strutturale (lavori il prossimo anno), il destino della materna è invece la demolizione e la ricostruzione, almeno stando al progetto di massima. Per l’istituto, che ospita un centinaio di bambini in convenzione con la parrocchia di Codroipo, a fronte di una previsione di spesa di 2 milioni e 300 mila euro, la Regione eroga 480 mila euro.

Come si procederà? «L’intervento, nello specifico, è allo studio», afferma l’assessore Giancarlo Bianchini, delegato dal sindaco Fabio Marchetti ai lavori pubblici. L’esponente di giunta manifesta perplessità per il fatto che la somma è da spalmare su tre anni, quindi con scarso margine per una progettualità complessiva e altrettanta incertezza sui tempi del completamento, per cui servono altri finanziamenti.

La questione è all’attenzione dei genitori, molto attenti al percorso formativo e alle strutture e che si sono già attivati per realizzare un innovativo spazio di gioco, eventi e rappresentazioni teatrali in un’area del giardino, che si presenta coloratissima a funzionale, realizzata con materiali atossici e visibile anche da via IV Novembre. L’intervento è stato realizzato, su progettazione gratuita di alcune mamme professioniste grazie al sostegno economico di Comune e Fondazione Friuli; sarà a disposizione pure della comunità, in particolare delle associazioni.

«Rivolgiamo un appello al sindaco Marchetti – dicono i genitori – perché il progetto di edilizia scolastica sia condiviso con docenti e famiglie». Non si vorrebbe una scuola pensata a tavolino, ma sulle esigenze della didattica. Si sottolinea l’importanza del rispetto dell’ambiente e della salute dei bimbi nella scelta di materiali, tecniche costruttive e costi energetici sostenibili. —



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