La scuola al tempo del virus: "I prof sono in ferie forzate? La chiusura dell'anno sarà posticipata? E gli esami di maturità?" Ecco le risposte alle domande più frequenti

UDINE. C’è chi punta ad attrezzarsi per attivare la didattica a distanza attraverso lezioni online. C’è chi pensa di affiancare ai corsi di recupero pomeridiani attività mirate per rimettersi alla pari con il programma scolastico. E c’è chi, tra i docenti, ha già predisposto dello slide da condividere su YouTube con i suoi allievi.
Ecco la scuola ai tempi del coronavirus che, in alcuni casi, deve fare i conti con strumenti tecnologici non sempre all’avanguardia. Eppure è una scuola che reagisce, che non si ferma, che pensa alla formazione dei ragazzi. Intanto le prove Invalsi obbligatorie per la maturità, che dovevano essere sostenute dalle classi quinte di molti istituti superiori, nei prossimi giorni sono state rinviate.

I dirigenti scolastici del capoluogo friulano, davanti alla seconda settimana di sospensione delle attività didattiche, sono al lavoro con i loro staff per utilizzare piattaforme software di fruizione di materiali multimediali. Succede all’istituto Malignani dove oggi si svolgerà una riunione tecnica proprio sull’attivazione della didattica online.

«L’intenzione – spiega il dirigente Andrea Carletti – è quella di far partire una serie di attività online in modo che i ragazzi possano seguire le lezioni da casa. Avevamo già avviato un’attività online prima di questa emergenza, ma all’interno della programmazione dei Consigli di classe e per iniziative legate allo studio.

Ora dobbiamo verificare che ci siano le condizioni necessarie per fare un così grande numero di collegamenti visto che stiamo parlando di 120 classi. Puntiamo a rendere operativa in pochi giorni la piattaforma per la formazione a distanza».

Al dirigente Luca Gervasutti del liceo classico Stellini – dove è già attiva una piattaforma per la condivisione del materiale didattico – molti docenti hanno dato la loro disponibilità ad attivarsi nei prossimi giorni per garantire agli allievi una formazione online. Non solo.
«Avevamo già iniziato – dichiara – dei corsi di recupero per i ragazzi in difficoltà in qualche materia nel primo quadrimestre, pensiamo di intensificare l’attività pomeridiana estendendola a tutti gli studenti per recuperare il tempo perduto».
Gervasutti ha predisposto una circolare in cui viene comunicato lo spostamento delle prove di verifica del debito da svolgere non più entro il 14 marzo ma entro il 4 aprile e la riprogrammazione delle prove Invalsi il cui avvio era previsto ieri.
Al liceo artistico Sello, in caso in cui l’emergenza da coronavirus dovesse continuare, saranno utilizzati, come spiega la dirigente Rossella Rizzatto, «tutti gli strumenti tecnologici che abbiamo già a disposizione per evitare di perdere il dialogo educativo con i nostri ragazzi».
Si corre ai ripari anche alle primarie e alle scuole secondarie di primo grado della città. «Al momento – riferisce Paolo De Nardo, dirigente del terzo istituto comprensivo di Udine – è difficile fare didattica a distanza perché non abbiamo la dotazione necessaria per poterla attivare per tutti gli allievi.
Sto però ricevendo comunicazioni da molti insegnanti che hanno predisposto delle piattaforme per gli studenti attraverso la condivisione di “spazi digitali”. Si tratta, per ora, non di una proposta sistematica ma di iniziative singole, sfruttando anche gli strumenti che avevamo già attivato».
Al primo istituto comprensivo di Udine si sta valutando, come dichiara il dirigente Mauro Cecotti, «la possibilità di avviare in particolare per la scuola secondaria di primo grado la didattica telematica, ma dobbiamo trovare il modo più rapido ed efficace. Puntiamo a realizzare così delle lezioni online visibili dai ragazzi, mentre vedo molto più difficile riuscire a organizzare delle lezioni pomeridiane di “recupero”, una volta che riprenderà l’attività scolastica». —
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