La scelta di Giulia: regala i suoi capelli alle persone malate

A 17 anni rinunciare a capelli lunghi e mossi non è un gesto semplice come appare agli occhi di un adulto. A quell’età, quando basta un niente per fare a pugni con il proprio aspetto e quando il “rischio” di non piacere è tormento quotidiano, perdere 25 centimetri di “chioma” richiede una certa determinazione.
Qualità che a Giulia (nome di fantasia: la protagonista della nostra storia ha chiesto di rimanere anonima) certo non manca, unita a una grande sensibilità. Perché ciò che l’ha spinta a farsi accompagnare dal padre da Udine a Porcia, per un taglio speciale è la speciale destinazione delle sue ciocche castane: saranno infatti donate all’associazione “Un angelo per capello”, onlus che opera nel campo dell’assistenza ai pazienti oncologici e che, nel caso specifico, sostiene quanti, costretti a fare i conti con le conseguenze delle terapie, fra le quali l’inevitabile caduta dei capelli, non possono permettersi l’acquisto di una parrucca.
E si capisce bene quanto conservare il proprio aspetto esteriore aiuti ad affrontare con più fiducia la lotta contro la malattia. In base a un protocollo sottoscritto fra l’associazione e un’azienda specializzata, quest’ultima, a fronte di una certa quantità di ciocche ricevute (lunghe almeno 25 centimetri, possibilmente naturali e di colore omogeneo) fornisce a “Un angelo per capello” una parrucca del valore di circa 400-500 euro.
«Mi è capitato – racconta Giulia – di avere a che fare con ragazze, o con mamme, malate, che purtroppo perdono i capelli e in questo momento la cosa mi tocca anche da vicino perché riguarda mia nonna. Sono venuta a sapere del progetto, ne ho parlato con i miei genitori ed eccomi qui».
Non è stato così semplice, però, per Giulia, trovare il salone di parrucchiere che l’accompagnasse nel suo intento. Tanto che è dovuta arrivare fino a Porcia, da Michela Moras e Linda Fadelli, da più di dieci anni titolari del salone “Real style”, unico in regione (e non solo) a risultare iscritto al progetto e a farsi carico di gestire le operazioni di taglio e spedizione delle ciocche. Merito di Miky e della sua attitudine «a smanettare in Internet». Che forse non è da tutti.
«Mi ci sono imbattuta quasi per caso due anni fa – ci dice, mentre, armata di affilate forbici, si prepara a tagliare i capelli a Giulia – e mi sono detta: perché no? Ho compilato il modulo e dopo poco tempo è arrivato il primo donatore, un ragazzo fra l’altro. Poi, grazie al passa parola si è sparsa la voce, un po’ lo proponiamo noi e la cosa sta andando avanti. Ma senza accampare meriti, per carità: siamo felici di farlo e speriamo che, promuovendo il progetto, altri colleghi si accodino».
Nel frattempo, l’operazione (www.unangelopercapello.it) è compiuta. E Giulia, che fra l’altro è una ragazza molto carina, con il nuovo look sta benissimo! Bella dentro e bella fuori.
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