La Rsa riaprirà alla Scrosoppi in arrivo nuovi infermieri

/ tolmezzo
I 22 posti letto per la Residenza sanitaria assistenziale saranno ripristinati alla casa di riposo San Luigi Scrosoppi di Tomezzo a partireda gennaio, se tutto va secondo i programmi . La gestione della Rsa sarà assunta dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale che, per garantire il servizio, assumerà nuovo personale.
L’annuncio è giunto nel corso di un vertice in videoconferenza fra il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, il direttore dell’Asufc Denis Caporale, il presidente dell’ambito sociale sanitario Gianni Borghi e il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo che, una settimana fa, aveva chiesto un incontro per affrontare la situazione della Rsa. Dal 5 novembre, infatti, i pazienti della Rsa di Tolmezzo, ospitata in Casa di riposo, sono stati trasferiti all’ospedale di Gemona in attesa che l’Azienda sanitaria trovasse la migliore soluzione per farsene carico dopo che, a causa di carenze di personale infermieristico che aveva trovato occupazione altrove, l’Asp di Tolmezzo, aveva dovuto comunicare all’Asufc l’impossibilità a garantirne la presa in carico. L’alternativa era di trovare alloggio presso i reparti dell’ospedale di Tolmezzo, ma ciò avrebbe comportato la saturazione degli unici posti liberi al reparto di Medicina e difficoltà gestionali. Il servizio era garantito da sei infermieri, un coordinatore, un direttore sanitario e alcuni Oss. Personale che l’Azienda ora intende reclutare assumendo nuovi laureati in Scienze infermieristiche con l’obiettivo di riattivare la Rsa dall’inizio del 2022.
L’Azienda sanitaria, ha spiegato nel corso dell’incontro il direttore generale Caporale, gestirà la Rsa, tornando di fatto alla situazione prevista prima della convenzione del 2019 che assegnò la gestione in capo all’Asp.
«Siamo molto soddisfatti di questa soluzione destinata a garantire un servizio – commenta Brollo –, quello delle residenze per ospiti più critici o bisognosi di cure, che riteniamo indispensabile per un territorio vasto come la montagna carnica e non solo. Ringrazio l’assessore Riccardi e la direzione aziendale che si è fatta carico del problema per trovare una soluzione che restasse a vantaggio della comunità. Assieme alla vicesindaco De Martino, al presidente Cuzzi e al vice Zearo, che ringrazio al pari della direzione e del Cda dell’Asp Scrosoppi, accompagneremo il processo di riattivazione della nuova configurazione dell’Rsa, che dà un’importante risposta alle esigenze del territorio».
Al contempo, spiega Brollo, «assieme agli amministratori della montagna va avviato un ragionamento complessivo che da un lato coinvolga il futuro delle case di riposo in montagna, in affanno per le difficoltà di reperimento del personale e la conseguente difficoltà di mantenimento dei servizi di qualità, dall’altro che attivi tutte le forze del territorio, a partire dai sindacati, per un patto culturale e lavorativo, che ovvi al problema della fatica a trovare professionisti sanitari in Carnia o disposti a lavorare in montagna».
Argomenti che verranno trattati a breve nel corso di un incontro fra il vicegovernatore Riccardi e gli amministratori della Carnia. —
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