La rinascita di Casarsa nel Dopoguerra: film con le foto di Ciol

Le immagini della sagra tra il 1950 e il ’63 scelte dall’artista: L’anteprima al teatro Pasolini anticipa l’avvio della festa

Immagini uniche e in gran parte inedite, che raccontano la rinascita di Casarsa della Delizia dopo la Seconda guerra mondiale grazie al lavoro portato dal settore agricolo in particolare vitivinicolo: è il film “Il paese dell’uva”, documentario tratto dalle riprese cinematografiche realizzate, in particolar modo durante la sagra tra 1950 e 1963, dal maestro Elio Ciol, fotografo di fama mondiale, amico di Pasolini e padre David Maria Turoldo.

Le riprese della sagra e del lavoro nelle vigne di quel periodo di rinascita, scelte e montate dallo stesso Ciol, sono diventate questa nuova opera che sarà presentata in anteprima alla comunità casarsese questa sera alle 20.45 al teatro Pier Paolo Pasolini in una serata che anticipa l’avvio della Sagra del vino di Casarsa della Delizia, al via venerdì 20 aprile.

Dai saluti delle autorità alle cerimonie di inaugurazione, nelle quali si riconosce Zefferino Tomè primo senatore del Friuli Occidentale, i parroci Don Stefanini e Comisso e i sindaci del periodo, alle riprese all’interno della cantina sociale che stava vivendo anni di grande sviluppo. Dalle giostre dell’epoca ai balli tradizionali sul brear, dalla mostra mercato agricola allo sfrecciare dei giovani in Vespa e Lambretta.

Da una straordinaria panoramica dall’alto effettuata da Ciol salito all'ultimo piano di Palazzo De Lorenzi Brinis al raro documento dell’amichevole di calcio tra Sas Casarsa e Udinese Club fresca di secondo posto in serie A.

I filmati erano stati donati da Elio Ciol all’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia e alla Cineteca del Friuli di Gemona, che ne ha curato la digitalizzazione. Piero Colussi, fondatore di Cinemazero, e il giornalista del Messaggero Veneto Stefano Polzot hanno curato i testi esplicativi a corredo delle immagini, narrati da Fabiano Fantini e accompagnati dalle musiche di Francesco Bearzatti e Romano Todesco, componenti di Zerorchestra (registrazioni nello studio di Stefano Amerio - Artesuono). Montaggio e postproduzione sono stati curati da Tommaso Lessio, mentre il restauro del suono di “Grappoli d’oro” è stato curato dal laboratorio Mirage dell’Università di Udine sede di Pordenone.

Il dvd sarà in vendita nel corso della serata.

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