La radio in vetrina «Così daremo voce ai pordenonesi»

Sabato l’inaugurazione del nuovo spazio di Wideline Un locale in corso Garibaldi allestito con microfoni e mixer
Valentina Voi



Musica e voci partono dal cuore di Pordenone per fare il giro del mondo, tra un aperitivo e un giro di shopping. Potere della radio, uno dei mass media più longevi ma già proiettato nel futuro. È con questo spirito che sabato in corso Garibaldi apriranno gli studi radiofonici di Pn Webradio, progetto di Wideline Radio trainato da Renato Mantello. Dal 1976, quando cavalcò il sogno delle prime radio libere, la tecnologia è cambiata. Ma non la voglia di intrattenere, informare, ascoltare.

«Abbiamo scelto di aprire questo spazio – spiega Mantello, anche ieri al lavoro per allestire lo spazio di corso Garibaldi 21 – e per noi è una data importante perché abbiamo aperto Tpn Radio il 30 ottobre del 1982 al civico 43 di questo stesso corso. Wideline, il nostro esperimento digitale, nacque il 30 ottobre 2013. Mi sembrava logico continuare con questa data».

Wideline è una realtà ormai consolidata che vive grazie ad una app capace di aggregare diversi canali radiofonici. Un’evoluzione della tecnologia in fm che consente già da tempo di ascoltare la radio in digitale, sul web, ampliando all’infinito i canali e permettendo così di crearli su misura dell’ascoltatore. Un’opportunità anche per negozi ed esercizi pubblici che possono ritagliarsi un canale radio personalizzato. «Da soli non si vince, bisogna mettersi insieme. Per questo abbiamo unito associazioni, aziende di comunicazione e gruppi di lavoro per sostenere questo progetto – continua Mantello – . Ora vogliamo avvicinarci alla città e soprattutto ai ragazzi».

Chiunque, passando per corso Garibaldi, avrà la possibilità di vedere grazie alle vetrine come lavora una radio digitale. Mixer, microfoni, una regia di ultima generazione che consente di coordinare il lavoro dei diversi studi: uno spazio che vuole aprirsi al pubblico. «Ci sarà una postazione di montaggio audio – continua Mantello – con l’idea di insegnarlo ai ragazzi che si vogliono avvicinare a questo mondo». Dai podcast alla produzione musicale, senza dimenticare il montaggio video, ormai indispensabile per la “generazione YouTube”, quello di Wideline punta a essere un laboratorio multimediale.

Sabato l’inaugurazione del nuovo spazio. Alla consolle un deejay d’eccezione, il neo assessore alla Cultura Alberto Parigi. Poi, per tutta la mattina, una diretta con ospiti e negozianti. Nel pomeriggio spazio alla musica: oltre alle scelte dei deejay, l’idea è di aprire la programmazione alle richieste dei pordenonesi che sabato affolleranno il corso.

Ad animare il progetto un’associazione composta da 35 persone che sta richiamando anche collaboratori storici di Tpn. Oltre agli studi radiofonici del centro commerciale Meduna e del Paff, ora Wideline arriva nel salotto cittadino con la vetrina di corso Garibaldi. Una capillarità che ricorda il periodo d’oro delle radio pordenonesi, quando la liberalizzazione delle frequenze spinse tanti giovani a mettersi alla prova, a far sentire la loro voce e la loro musica.

Per Mantello, il debutto è stato nel 1976 a Castions di Zoppola con Antenna Radio Friuli, una delle prime in zona. Nel 1982 la fusione con Telepordenone. Era l’epoca di Punto Radio Naif, Radio Pordenone International, Lt1, Stereo2000. Della “vecchia guardia” resistono ancora Radio Nuova Musica e Radio Piper. Ma, a partire dai costi della corrente passando per gli imprevisti come fulmini e maltempo, Mantello non è un nostalgico della tecnologia fm. «Con il digitale possiamo andare in onda ed essere ascoltati da ovunque – conclude – mantenendo quello che è il cuore della radio, il rapporto in diretta con gli ascoltatori. E la nuova sede va proprio in questa direzione». —



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