La Protezione civile regionale si mobilita per l’Emilia-Romagna
Volontari e mezzi pronti a partire per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione di questi giorni

UDINE. La Protezione civile regionale si mobilita per aiutare la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione di questi giorni con migliaia di persone a rischio evacuazione nel Ravennate e almeno due morti accertati a causa del maltempo.
«La colonna mobile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire per raggiungere l'Emilia-Romagna andando a garantire supporto e aiuto alle popolazioni colpite dall’alluvione – ha confermato l’assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi –. Ancora una volta è stata richiesta la nostra disponibilità: abbiamo dato immediato assenso nelle prime ore di mercoledì».
«L’attivazione è arrivata intorno all’una e mezza di notte (tra martedì e mercoledì ndr)e già di prima mattina ci siamo collegati in videoconferenza per partecipare alla Commissione speciale di Protezione civile, cercando di capire quali fossero le necessità delle popolazioni colpite dalla calamità e le esigenze delle istituzioni locali» ha spiegato ancora Riccardi.
«Stiamo raccogliendo le disponibilità dei volontari delle squadre comunali di Protezione civile della nostra regione – ha aggiunto l’assessore alla Salute –. A loro va il nostro ringraziamento per la sempre grande generosità dimostrata in situazioni di emergenza che riguardano territori colpiti da severe calamità naturali. Sappiamo di poter contare su un insieme di volontari estremamente formati».
Nella mattinata di mercoledì è stata comunicata ufficialmente la disponibilità dei mezzi che andranno a comporre la colonna mobile. Tra questi è compresa anche una motopompa capace di fornire altissime prestazioni, in grado di aspirare liquidi – compresa l’acqua sporca tipica del caso delle alluvioni – in tempi brevissimi.
Il mezzo, unico nel suo genere nel panorama italiano dei sistemi studiati per la gestione delle emergenze, è un acquisto recente della Protezione civile guidata da Amedeo Aristei nelle vesti di direttore centrale.
Ha una capacità di 800 metri cubi all’ora, con una prevalenza di 67 metri, e andrà ad affiancarsi a un’idrovora con capacità di aspirazione di 2 mila 500 litri al minuto, ad altre tre motopompe, a otto moduli aib, a una terna, a un bob carrellato autonomo, oltre a una macchina operatrice.
La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, dunque, torna in azione all’esterno dei confini regionali a distanza di meno di dodici mesi dall’ultima volta.
Nel settembre dello scorso anno, infatti, la colonna mobile era partita con direzione Marche, regione colpita da un violento fenomeno alluvionale, esattamente come, adesso, l’Emilia-Romagna. All’epoca la destinazione fu Ostra, in provincia di Ancona.
La colonna mobile nella Marche era composta da 60 persone: 52 volontari di Protezione civile provenienti da 27 Comuni, cinque funzionari e tre operatori della Croce Rossa. Ventinove i mezzi che componevano il gruppo d’intervento regionale cui si erano aggiunti cinque rimorchi e tre macchine operatrici.
Si erano uniti alla colonna mobile anche un’ambulanza della Croce Rossa e un mezzo del Corpo pompieri volontari di Trieste.
Resta da capire, adesso, quanti volontari partiranno per l’Emilia-Romagna e con quale destinazione.
Possibile, per non dire probabile, che qualcosa di più si sappia già tra oggi e domani. Forse addirittura la partenza stessa della colonna mobile e del relativo personale.
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