La Pro lo rinvia, ma il pan e vin in città promette un buon 2014
SACILE. La Pro Sacile lo rinvia a data da destinarsi (e sui social network scoppia la polemica), ma il pan e vin tiene botta a San Giovanni di Livenza e Cavolano. Serate diverse nel ponte lungo dell’Epifania, causa pioggia, con pinza e vin brulé per tutti e misteri sui pronostici dei falò.
«Il fumo è andato verso la montagna a San Giovanni di Livenza – l’assessore Vannia Gava ha partecipato agli appuntamenti tradizionali –. Quindi, anno “de cucagna” e incrociamo le dita».
Se il primo fumo è quello che conta, allora cornetto e ferro di cavallo, perché la crisi è tenuta a bada nei prossimi 11 mesi. Le scintille epifaniche sono sempre un mistero, a seconda della brezza notturna che fa i vortici. «Gira gira gira – è stato il coro di tanti sacilesi di fronte ai roghi –. Non sarà soltanto cenere e sacrifici: ce la mettiamo tutta».
Litanie liberatorie del pan e vin liventino: Mauro Celotto presidente dell’associazione Cavolano 33 ha tirato su le maniche con una quarantina di volontari. «Le tradizioni sono un bene comune – ha detto in via dei Tigli organizzando la pira con la parrocchia –. Non manchiamo l’appuntamento». Il pronostico completo che ha radici lontane nelle culture rurali. «Se el fun el va in montagna, sarà un ano de cucagna – recitano le litanie – e se el fun el va a marina, ciapa el sac e va a farina». Saggezza popolare, poi come sarà il 2014 è un altro paio di maniche, a partire dalle elezioni comunali in maggio.
Lo show delle notti dei fuochi, ha inciso sul tasso di smog. I limiti di tolleranza delle polveri sottili sono sotto la lente degli ambientalisti. Una ventina di roghi nelle notti di domenica e lunedì scorsi, intorno a Sacile, ha fatto da traino alle critiche del giorno dopo. »Come se Capodanno non fosse bastato: ancora botti e petardi a Sacile e Pordenone”. Gli animalisti non stanno zitti. «Un micidiale cocktail di polveri sottili Pm1, Pm 2.5, Pm10 è il risultato dei roghi epifanici».
In via Ronche, il comitato No-Tir non ci sta. «Evitiamo che siano sul rogo gomme, resine, colle, plastiche e prodotti che producono nella combustione rilevanti tossici – elenca Tiziano Zilli –. Sono la causa di allergie e cancerogeni: con mille veicoli al giorno su via Ronche, ne inaliamo abbastanza”. Rossano Casadio chiede aria pulita. «Non sono gli ambientalisti a dire che i fuochi inquinano – fa memoria per la lista civica Sacile partecipata sostenibile –. Ma l’Arpa nel rapporto pubblicato sul web e il Piano di azione comunale».(c.b.)
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