La piscina non riapre Il gestore: pochi introiti a fronte di tante spese

Il Comune nel 2012 affidò l’impianto a Kuma per 25 anni  Fermo anche il cantiere per realizzare una vasca all’aperto
Paola Beltrame

CODROIPO

Con il Friuli Venezia Giulia in zona bianca, è prevista la riapertura delle piscine coperte, ma quella di Codroipo resterà ancora chiusa. Lo conferma la stessa società Kuma, titolare della gestione dell’impianto comunale di via Europa Unita.

L’uso della piscina «è condizionato – come riporta il sito web del gestore – alle linee guida per la riapertura dell’attività che, oltre a prevedere disagi e limitazioni per l’utenza, a cominciare dal divieto di usare docce e asciugacapelli, comportano una riduzione del numero dei bagnanti nell’ordine del 60%, quindi minori ricavi, e un aumento dei già elevati costi fissi determinato dalle prescrizioni in materia di sanificazione e conduzione degli impianti di trattamento aria e acqua. Tutto questo per una società come Kuma che, a differenza di altri impianti della zona, non beneficia di alcun contributo pubblico e si sta facendo carico di consistenti opere di ampliamento e ristrutturazione senza oneri a carico della cittadinanza, determina uno squilibrio economico-finanziario che al momento, lo diciamo a malincuore, non consente il riavvio delle attività».

La Kuma infatti, alla quale l’amministrazione del sindaco Fabio Marchetti nel 2012 ha confermato la gestione dell’impianto per altri 25 anni, sta realizzando una vasca esterna, però la pandemia ha impedito il completamento dei lavori (in totale un milione e 900 mila euro), prorogati dal Comune all’aprile 2022.

Il problema, dunque, è essenzialmente economico: «Abbiamo provato ad aprire con ingressi contingentati a settembre e ottobre scorsi – spiega il titolare di Kuma –, ma è stata una catastrofe: con il 66% dell’utenza in meno non solo non si fanno utili, ma si rischia di andare a incrementare i casi di quel 30% di piscine che, come risulta da dati della Federazione nuoto, hanno fallito o stanno per farlo. I ristori sono stati irrisori: 4.500 euro in totale per i nostri due impianti di Codroipo e di Manzano, che pure resta chiuso. Per realizzare i nostri piani di investimento non ci resta che aspettare la fine delle restrizioni Covid; i contagi in calo e la campagna vaccinale ci fanno ben sperare, restiamo ottimisti». —



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