La nuova sfida del barbiere dei vip

UDINE. Non un semplice barbiere, ma un centro benessere per gli uomini o una “spa al maschile” come la definisce Vincenzo Ragozzino che, dopo 35 anni di attività – 10 come apprendista e 25 da libero professionista – ha ancora voglia di scommettere. Ieri sera, alla presenza di numerosi amici e clienti, ha inaugurato il nuovo negozio in via Daniele Moro, a meno di 100 metri da quello precedente.
E non si è trattato di un semplice trasloco, ma di un vero e proprio progetto che ha richiesto sette mesi di incubazione che l’idea è maturata un anno e mezzo fa.
Lo stesso Vincenzo spiega i motivi di questo rinnovo: «Sono stati gli stessi clienti a chiedermelo. È stata una loro esigenza. Via Savorgnana è una strada di passaggio. E chi veniva a tagliarsi i capelli e a farsi la barba non voleva «apparire troppo in vetrina». Questione di privacy, insomma.

Anche perché Ragozzino è il barbiere dei “vip”. Nel suo salone non si fa fatica a trovare ogni giorno illustri avvocati, giudici, politici locali e regionali, ma soprattutto calciatori ed ex, da Di Natale a Marcio Amoroso e Pinzi.
E anche la coppia Stramaccioni – Stankovic quando era sulla panchina bianconera sceglieva Ragozzino per un taglio alla moda. «Ma io preferisco essere, e mi sento a tutti gli effetti – aggiunge Vincenzo –, il barbiere di tutti gli udinesi. Anche i calciatori sono persone normali come gli altri. Qui vengono clienti di tutte le età, dal ragazzino al signore distinto all’anziano».
Il nuovo esercizio ricalca i tratti del vecchio salone del barbiere londinese, riveduto e corretto, con un’aria un po’ vintage, giocato su colori caldi. «Qualcosa di diverso – aggiunge Vincenzo – dai soliti negozi freddi e asettici». E per chi volesse ancora più privacy, ci sono due poltrone che danno sul retro del locale.
«Diamo tutti i servizi necessari perché il cliente si senta a casa propria in tranquillità, venga coccolato e trascorra quell’ora per la cura della propria persona». Già, perché non è solo il taglio di capelli che fa la differenza.
Anche la barba ha il suo, perché e modifica il tratto somatico, e così anche la manicure, e le sopracciglia. «Nel corso degli ultimi anni – sottolinea Ragozzino – il maschio ha riscoperto la cura del proprio corpo, segue le tendenze. E non è solo la donna a dettarle. L’abito fa il monaco e all’uomo piace avere un proprio look. Piace apparire».
«Avere la barba non è segno di ruvidezza. Avere una barba curata – aggiunge – è segno di bellezza». «Questo mestiere – conclude Ragozzino – non è morto, non soffre la concorrenza straniera. Anzi, molti giovani lo stanno riscoprendo. E anche a Udine stanno aprendo nuovi saloni».
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