La nuova cantina Forchir: tecnologia e impatto zero

UDINE. Un nuovo gioiellino arricchisce il Friuli enologico. L’azienda Forchir inaugura oggi a Camino al Tagliamento la sua maxi cantina, realizzata all’insegna della tecnologia e del rispetto dell’ambiente, visto che è a impatto zero e completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Taglio del nastro con i titolari Gianfranco e Giulia Bianchini e molte autorità, tra cui il vice presidente della Regione Riccardo Riccardi e l’assessore all’agricoltura Stefano Zannier. Un investimento importante dunque che ha assorbito le energie dei titolari negli ultimi anni e che adesso darà i suoi frutti per il futuro.
Nel mezzo dei vigneti di Camino si trova la modernissima cantina di vinificazione che autoproduce energia rinnovabile ricavandola dal sole (con un impianto fotovoltaico da 150kw) e dalla terra (impianto geotermico), e che ha emissioni inquinanti pari a zero; è dotata di presse soffici, controllo automatico delle temperature, vinificazione in assenza di anidride solforosa, impianto di imbottigliamento in ambiente sterile con produzione di 3.000 bottiglie l’ora, termocondizionato per una conservazione ottimale.

La produzione di questa realtà del Medio Friuli è di circa 1,3 milioni di bottiglie l’anno, con 23 mila quintali di uva prodotti (un centinaio di quintali per ettaro) e 18 mila ettolitri di vino, dai bianchi (Chardonnay, Pinot grigio, Sauvignon, Friulano, Traminer), ai rossi (Cabernet sauvignon, Merlot, Refosco dal peduncolo rosso) alle bollicine (Ribolla Gialla Brut, Prosecco Doc extra-dry, Moscato rosa spumante dolce) fino alle Cru come Refoscone, Maraveis, Pinot noir, Ribolla gialla. Una gamma completa di vini che fa di Forchir una delle più dinamiche e importanti realtà della zona e dell’intero Friuli.
Bianchini ha voluto realizzare un progetto: basse rese per ettaro per produrre vini di qualità, ottima mineralità grazie alla tipologia di terreno, solo monovitigno e grandi profumi: il vino ideale per esprimere il proprio territorio, nel rispetto del consumatore, con un buon rapporto qualità-prezzo. La tenuta attualmente è divisa in tre grandi appezzamenti, tra le province di Udine e di Pordenone.
A Spilimbergo un centinaio di ettari per Pinot grigio, Chardonnay e Sauvignon, a Camino al Tagliamento, alle porte di Codroipo, altri 120 ettari con i vitigni per tutti gli altri i rossi e bianchi, a Codroipo con 7 ettari dove si trovano vitigni resistenti e infine a Precenicco con 18 ettari dedicati interamente al Prosecco Doc. L’azienda Forchir ha già da tempo superato il secolo di vita, è stata infatti fondata nel 1904 dall’omonima casata nobiliare nella zona di Bicinicco.
Oggi è di proprietà di Gianfranco Bianchini, quarta generazione di viticoltori, e della figlia maggiore Giulia, può contare su una superficie vitata di oltre 240 ettari posti al centro della denominazione Friuli Grave, divisi in tre differenti zone: Camino al Tagliamento, Spilimbergo e Precenicco.
Una nuova svolta avverà per Forchir proprio quest’anno, con l’inaugurazione odierna della grande cantina, ma soprattutto con la vendemmia 2018, dove saranno vinificati i primi Sauvignon e Friulano da vitigni resistenti alle malattie. La sostenibilità ambientale, in particolare nella coltivazione della vite, come filosofia aziendale è diventata un’esigenza imprescindibile. L’università di Udine e i Vivai cooperativi di Rauscedo dopo anni di ricerca, ibridazioni, sperimentazioni, ora sono in grado di fornire barbatelle resistenti alle malattie e Forchir ha preso la palla al balzo, intuendo questo nuovo modo di produrre.
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