La mostra “Altrove 1915-1918” raccoglie le storie della gente

Ripercorre le storie degli abitanti di Gorizia, del Monfalconese e dell’Isontino che durante la Grande Guerra vissero l’esperienza della profuganza la mostra “Altrove 1915-1918. Memorie dal campo di...

Ripercorre le storie degli abitanti di Gorizia, del Monfalconese e dell’Isontino che durante la Grande Guerra vissero l’esperienza della profuganza la mostra “Altrove 1915-1918. Memorie dal campo di Wagna e altre storie di profughi” che si apre lunedì prossimo (ore 18) alla Fondazione Carigo. Realizzata dal Consorzio culturale del Monfalconese e dalla Fondazione, dove è stata presentata ieri, la rassegna, visitabile fino al 26 febbraio 2017, analizza con documenti, fotografie e testimonianze sonore un fenomeno di grande portata: 240 mila persone che dal fronte austro-italiano si spostarono, a seguito di evacuazioni forzate o spontanee, verso le aree interne dell’Impero Asburgico e circa 630 mila profughi che in momenti diversi trovarono ricovero nel Regno d’Italia.

«Si tratta di storie oggetto di un lungo silenzio storiografico ma di una tenace memoria popolare – commenta il curatore Paolo Malni – storie diverse, come differenti furono i contesti in cui i profughi vennero gettati dalla violenza della guerra, ma accomunate dall’esperienza dello sradicamento, dell’essere costretti a vivere lontani dalle proprie case e dalle proprie patrie, fra genti di culture diverse, in luoghi sconosciuti, in una parola, altrove».

Nel percorso si potranno udire testimonianze sonore, dirette o fedelmente ricostruite, registrate e raccolte dal Ccm fino agli anni Novanta. Al centro dell’esposizione il campo che sorgeva accanto al villaggio rurale di Wagna, in Stiria, dove circa 20 mila profughi trascorsero gli anni di guerra, stipati in strutture lunghe 51 metri che ospitavano fino a 400 persone l’una.

La mostra si sofferma inoltre sul campo profughi di Gmünd, su quello di Steinklamm, sul caso di Mistelbach, che funse da colonia per persone «di condizione sociale elevata», sul tema dell'internamento di persone considerate «politicamente inaffidabili» e sui profughi in Italia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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