La minoranza: «Preoccupa l’ex night Sayonara»
REANA DEL ROJALE. Pioggia di interrogazioni da parte della minoranza di Reana in vista del consiglio comunale della prossima settimana.
I gruppi Rojale democratico e Fuarce Rojal sottopongono all’attenzione del sindaco e della giunta alcuni aspetti relativi alla qualità della vita e alla sicurezza dei cittadini.
Particolarmente critica sembra la questione dell’edificio ex night Sayonara, situato vicino alla rotonda sulla strada provinciale 38. I problemi riguardano le condizioni di completo abbandono dell’interno dell’immobile, con rischio di presenze di animali randagi e frequentazioni di persone non identificate che possono trovarvi rifugio; le acque piovane che, in caso di piogge abbondanti, defluiscono in maniera incontrollata dall’area con disagi notevoli per i cittadini che abitano nelle zone limitrofe.
Altro pericolo è costituito dalle parti sporgenti dell’edificio. Le terrazze e i cornicioni con relativi supporti, che danno su via Centrale, sono a rischio caduta, con pericolo per l’incolumità dei passanti, dato che l’area è a ridosso del marciapiede (tra l’altro particolarmente sconnesso).
Ulteriore aspetto che la minoranza considera grave è la copertura in eternit del capannone retrostante, che a detta dei cittadini che vivono lì nei pressi si sta sbriciolando, con conseguente dispersione di polveri sospette, che potrebbero essere riconducibili all’amianto. I residenti sostengono di essere costretti a tenere le finestre chiuse per il timore di entrare in contatto con tali polveri.
Altro sito caratterizzato dal degrado è l’area adiacente a corte Caiselli, lungo via Nanino Celio, i cui edifici sono interessati da un cantiere fermo da alcuni anni, in evidente stato di abbandono. Il cantiere è transennato in modo precario e quindi accessibile facilmente. Gli abitanti della zona, circa sei anni fa, chiamarono i carabinieri che constatarono che qualcuno ci dormiva; un anno fa i vigili del fuoco intervennero per un principio d’incendio; inoltre, la scorsa primavera i carabinieri avevano sollecitato l’intervento di un vigile, che ha effettuato un sopralluogo, «ma poi nulla è stato fatto».
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