La magia dell’arte in mezzo alla natura

LAUCO
Lauco ha ospitato in agosto “Terre d’incanti”, un progetto permanente di arte partecipata scaturito dalle famiglie e dai bambini, cuore di ogni comunità. Mettendo insieme un artista di levatura internazionale come il francese Hervé Tullet, 800 iscritti, l’ex latteria di Vinaio e il ristoro di Val di Lauco, adibiti ad aree collettive con il patrocinio dell’amministrazione comunale, l’altipiano s’è colorato di arte e socialità. Il tutto nel rispetto armonico delle normative anti Covid-19. Durante tutti i fine settimana di agosto, protagonisti della produzione artistica sono stati i bambini che, coordinati dal genio di Tullet, hanno espresso le emozioni ispirate dai luoghi magici della Carnia.
«Il punto di partenza è quello dell’arte partecipata nei territori ricchi o poveri, in cui si può esprimere – illustra l’artista esponente di punta de “l’art brut” –. Quello che qui è stato molto particolare è che ognuno dei partecipanti ha creato qualcosa che poi ha lasciato da completare ai successivi sperimentatori. Incredibile il contesto e ciò che ha saputo far esprimere».
L’ex latteria, da poco rivalutata e ristrutturata per volontà del Comune, è così diventata un luogo in cui nasce bellezza, arte, collaborazione, atelier di un mito della letteratura per l’infanzia che a Lauco, definendolo “terre magique”, vorrebbe un giorno abitarci.
«Un’iniziativa commovente, che supera tutte le barriere di questa difficile epoca – racconta emozionata Alessandra Falconi del Centro Zaffiria e Centro Alberto Manzi, romagnola che ha scelto Val di Lauco come sua base per l’iniziativa –. Qui le famiglie e i piccoli hanno giocato con le mani e i colori per poi esporre nella sala dell’ex latteria anche le loro opere. Ancora si produce tra queste mura, come capitava anticamente».
In Val Lauco trasversalmente si è completato il progetto con una scuola di educazione alimentare passando per la passeggiata da Vinaio a Val attraverso i boschi e la strada che in 4 chilometri collega i due punti.
«Aggiungiamo la possibilità d’aver visto le nonne cucire gli scarpets assieme alle ragazze friulane – aggiunge Alessandra –, poco prima di una sfilata di moda e uno spettacolo teatrale degli adolescenti locali, e avrete ottenuto il quadro completo».
«Ci siamo subito innamorati di quest’iniziativa dal sapore genuino – afferma Olivo Dionisio, primo cittadino di Lauco –. La latteria di Vinaio, il mio paese, ha riavuto una sua seconda vita e questo rappresenta la resistenza e il potenziale della montagna». —
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