La Joppi si racconta: 1866-2016

Domani, Vecchiet e Tamburlini ripercorrono la storia della biblioteca civica

Nel corso dell’Ottocento, per vari decenni, alcuni uomini di cultura friulani, in primis Jacopo Pirona, fecero ripetutamente presente alla municipalità udinese l’esigenza e l’importanza di realizzare una biblioteca cittadina, nel solco di quanto già avvenuto in altri luoghi d’Italia. Al contempo, altre personalità e cittadini comuni destinano le loro raccolte, o anche piccoli nuclei di libri, alla formazione dell’ancora ipotetico, ma grandemente auspicato istituto culturale. Un lungo e travagliato cammino che si conclude domenica 13 maggio del 1866, quando, alle 12, si apre per la prima volta la porta di palazzo Bartolini, edificio lasciato in eredità alla città da Teresa Dragoni Bartolini; il luogo che diventa ufficialmente la sede della biblioteca civica cittadina, oltre che di altri istituti scientifico-letterari del capoluogo e della provincia.

Domani, alle 18, nella sala Corgnali la nascita della biblioteca cittadina sarà al centro del prossimo appuntamento di «Alla scoperta della Joppi», il calendario di iniziative realizzate dalla sezione Manoscritti e rari della Joppi. Il direttore Romano Vecchiet e Francesca Tamburlini della biblioteca civica Joppi ripercorreranno le tappe che portarono, sotto lo sguardo vigile delle autorità austriache ma ormai alla vigilia dell’arrivo delle truppe italiane a Udine, alla realizzazione del sogno di avere anche in città una biblioteca aperta a tutti, nella quale raccogliere sia il patrimonio storico-culturale del Friuli sia i testi moderni.

Francesca Tamburlini, responsabile della sezione Manoscritti e rari della Joppi, è autrice di diversi saggi dedicati alla storia della biblioteca e delle sue raccolte manoscritte e librarie.

Della lunga storia dell’istituto udinese ha ripercorso, in particolare, gli eventi che hanno portato all’apertura della biblioteca con «Le date fondanti della nascita della biblioteca civica» (2004), delineato la figura e la bibliografia di Vincenzo Joppi con i due volumi Vincenzo Joppi la famiglia, la carriera medica, il “collezionista” e Ritratto di Vincenzo Joppi come una bibliografia (2004), fino a ricostruire la storia della presenza di ufficiali austro-tedeschi come bibliotecari a palazzo Bartolini con l’opera Cronaca dei provvedimenti presi nel 1917 per la tutela del patrimonio della Biblioteca Civica di Udine (2007).

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