La guerra dei licei sportivi, Tarvisio ce l’ha ma rischia

TARVISIO. Ogni giorno che passa, si scopre un nuovo pretendente. Diversi istituti della provincia di Udine pare abbiano subìto una “folgorazione” per l’indirizzo sportivo: Tolmezzo, Gemona, Codroipo, Udine, Latisana. Tutti in corsa per vedersi attivare un “liceo scientifico sportivo”.
Tutti in concorrenza tra loro, perché di indirizzi come questo, in una provincia, ce ne potrà essere soltanto uno. Peccato che da 14 anni un liceo sportivo esista già sul territorio udinese. È quello di Tarvisio, espressione dell’istituto “Ingeborg Bachmann”.
Un indirizzo sportivo che, in questi ultimi 14 anni, ha permesso di salvare l’offerta scolastica di Valcanale e Canal del Ferro, richiamando centinaia di studenti (atleti agonisti e no) un po’ da tutta Italia e dall’estero.
Un indirizzo la cui valenza è stata più volte riconosciuta pubblicamente da Regione e Provincia di Udine che, non a caso, hanno investito più di 5 milioni di euro per realizzare un convitto a servizio della scuola. Perché l’offerta proposta dal Bachmann non si limita a un semplice “indirizzo sportivo”, ma va oltre, abbracciando anche l’attività di ski college. Si tratta, in sostanza, di una moderna struttura educativa in grado di coniugare le esigenze sportive e scolastiche dei ragazzi (agonisti e non), dando loro la possibilità di maturare, di coltivare il loro talento e, in alcuni casi, di sfondare nello sport.
E non solo nello sci. Ecco perché la comunità politica e scolastica del Tarvisiano ha storto il naso vedendo che altri istituti tentano di ottenere lo status di “liceo sportivo”.
Per ora tace la Provincia. Il sindaco Renato Carlantoni, invece, ha scritto una mail alla governatrice Debora Serracchiani: «Facciamo fatica a comprendere – commenta – perché si stia valutando l’istituzione di nuovi licei sportivi in Fvg, considerando che proprio quella del Bachmann è una realtà consolidata, riconosciuta anche a livello internazionale e fortemente voluta dalla Regione. Non si tratta di una chiusura o di campanilismo, ma di una salvaguardia di una realtà che funziona bene e che ha ridato un’offerta educativa di qualità alla nostra montagna». Determinato anche l’assessore Nadia Campana: «Ci siamo guadagnati sul campo, in questi 14 anni, il diritto di essere l’unico liceo sportivo della provincia di Udine. Una scuola che rappresenta un valore aggiunto per la nostra montagna. Ridimensionare il Bachmann significa far morire la valle».
Parole che trovano d’accordo anche il dirigente Antonio Pasquariello e soprattutto la referente sportiva Tiziana Candoni: «Il profilo dato dal ministero di uno studente tipo di un liceo sportivo si adatta perfettamente a quello dei ragazzi del Bachmann. Abbiamo dimostrato con i fatti quello che siamo: non c’è altro da aggiungere».(a.c.)
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto