La gratitudine di Villanova a tre religiosi

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Una festa per dire grazie, perché la riconoscenza, prima di essere un dovere, è un valore che rende forte una comunità. Questo il senso del riconoscimento, sollecitato e poi...

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Una festa per dire grazie, perché la riconoscenza, prima di essere un dovere, è un valore che rende forte una comunità. Questo il senso del riconoscimento, sollecitato e poi felicemente realizzato tramite il diacono Renato Zof, che la parrocchia di Villanova del Judrio ha voluto esprimere a tre figure ecclesiastiche che hanno dato un’impronta al paese e alla sua comunità religiosa: suor Flora, don Carlo e don Gigi.

Al termine della liturgia, Zof ha voluto ricordare i motivi di questo gesto, perché il linguaggio della riconoscenza - ha sottolineato - ancora prima di essere un dovere, è un valore che qualifica le relazioni tra le persone. «Questa è una festa per dire grazie - ha proseguito il diacono -. Lo rivolgiamo ai genitori, ai nonni, agli amici e a tutti coloro dai quali nella vita abbiamo ricevuto un insegnamento».

La comunità parrocchiale di Villanova ha voluto così esprimere la sua profonda gratitudine a suor Flora, che attraverso la catechesi e le attività oratoriali nei dieci anni di permanenza in paese ha “cresciuto” decine e decine di ragazzi; epoi a don Carlo Dorligh, parroco di Medeuzza, ma che nelle domeniche celebra le messe anche a Villanova, per i suoi cinquant’anni di sacerdozio; e infine a don Luigi Paolone, reggente della parrocchia da oltre quattordici anni.

Un grazie è stato espresso anche dall’amministrazione comunale di San Giovanni al Natisone, in particolar modo a suor Flora, alla quale, per quanto contribuito alla crescita dell’oratorio, il sindaco Franco Costantini ha consegnato una litografia dell’artista Arrigo Poz.

Un applauso e un grazie particolare la comunità di Villanova ha voluto riservare al diacono per la grande attenzione rivolta ai giovani e per aver contribuito a creare con le sue idee e impegno un luogo di aggregazione e svago quali il ricreatorio, i campi da gioco e la canonica.

La festa è poi proseguita nell’oratorio parrocchiale del paese, dove la comunità di Villanova si è stretta attorno ai tre religiosi per un momento conviviale.

Giorgio Mainardis

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