La figlia del preside si consacra a Dio

La figlia del dirigente scolastico Giovanni Dalla Torre ha preso i voti permanenti e si è consacrata a Dio, sabato scorso. Una vita dedicata alla preghiera e agli ultimi: la pordenonese Nausicaa...

La figlia del dirigente scolastico Giovanni Dalla Torre ha preso i voti permanenti e si è consacrata a Dio, sabato scorso. Una vita dedicata alla preghiera e agli ultimi: la pordenonese Nausicaa Dalla Torre ha scelto, a Milano, di militare tra i “Memores Domini”. Una testimonianza nel mondo e nel lavoro, quella vissuta tra la gente da “suora laica”.

A 33 anni ha consacrato la sua promessa al movimento dei “Testimoni del Signore”, che è nato nel vivaio delle vocazioni di Comunione e Liberazione, con don Carron.

L’impegno religioso prevede anche i voti di castità, povertà e obbedienza, il lavoro quotidiano e la missione tra le fasce sociali povere, in difficoltà.

Diplomata nell’Isac Galvani a Cordenons a fine anni Novanta, Nausicaa Dalla Torre si è laureata in belle arti nella Naba nel capoluogo meneghino, dove lavora come grafica.

Per un giorno, Giovanni Dalla Torre ha dimenticato la gestione dell’Isis Zanussi e dell’Ipsia Carniello: accorpamenti e scartoffie ministeriali sono rimasti a Pordenone. Nel fine settimana scorso, in trasferta a Milano, tutta l'attenzione l'ha rivolta a sua figlia Nausicaa e alla famiglia.

«Dal 2005 Nausicaa coltiva la sua fede nel movimento “Memores Domini” – ricorda il dirigente che è diacono nella diocesi Concordia-Pordenone -. Ci ha preso di sorpresa, qualche anno fa, con la sua scelta che è stata assolutamente autonoma. Siamo una famiglia unita e che cerca di vivere il cristianesimo con coerenza, ma non ci aspettavamo questa vocazione».

Nausicaa vive in comunità, con una decina di consacrati a Milano e condivide momenti di preghiera, di silenzio. La sua testimonianza cristiana si cala nella vita professionale e sociale.

«Nei fine settimana è impegnata nel doposcuola e animazione con i bambini delle realtà periferiche di Milano – racconta il dirigente –. Aiuta le famiglie disagiate e la vedo felice. Sono contento, perché quello che un padre desidera è vedere una figlia serena e soddisfatta della vita scelta».

La professione perpetua di fede è stata un passo meditato. «Una scelta felice – ha detto Nausicaa agli amici –. Stare a contatto con le persone in situazione di sofferenza fa capire l'importanza della vicinanza e della comprensione».

Chiara Benotti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto