La famiglia Meriggi cede “La Lombarda” «Il virus non c’entra»

Il 1936 era un anno bisestile. Mentre a Torino si presentata la Fiat Topolino a Udine apriva la “Calzoleria Lombarda”. In un altro anno bisestile, il 2020, Elda Meriggi, terza generazione di commercianti dopo nonno Giovanni e papà Ugo, ha annuncia la vendita della storica bottega di via Canciani. E per una volta l’emergenza coronavirus non c’entra nulla.
«Ormai l’età avanza – racconta la titolare – e ho deciso di passare il testimone. Sono 55 anni che mi occupo della Lombarda». L’attività, però, non resterà in famiglia, ma andrà a Anedi Zamparo, che già gestisce alcuni negozi di abbigliamento a Udine e a Palmanova. «Mi dispiace, non posso nasconderlo – ammette la signora Elda – il negozio è stato la mia vita fin da quando ero una ragazzina. Però non posso andare avanti oltre».
Il marchio Lombarda continuerà a esistere, ma assieme alle scarpe, ci sarà anche qualche capo d’abbigliamento. Fino a settembre, però, Elda Meriggi e il suo staff (composto da 5 persone) continueranno a servire i clienti della città, avviando una svendita da lunedì. «Il periodo di lockdown è stato duro, una vera prova di forza per il commercio. Abbiamo resistito e ora è il momento di ripartire».
Nonostante sia a un passo dalla meritata pensione, la signora Elda dimostra una grinta fuori dal comune insieme a una gran voglia di prendersi ancora cura della sua clientela. Generazioni di donne e uomini che negli anni si sono fatte consigliare nella scelta di calzature. «Il commercio è profondamente cambiato e ci troviamo in una fase di trasformazione. Oggi come ieri, però, è indispensabile puntare sulla qualità per restare competitivi: eleganza e stile sono le uniche armi per tenere testa all’e-commerce e ai centri commerciali». A cambiare è stato anche il volto di Udine: «Il centro sta diventando più elegante e vivibile, e questo è positivo. Ci deve essere il piacere di venire in città per fare acquisti, e differenziarsi così dalla banalità che esiste tutto intorno».
Da domani si riparte con una nuova sfida. Ma prima di salutarci, chiediamo alla signora Meriggi di svelarci le origini del nome “Calzoleria Lombarda”. «La mia famiglia era originaria di Milano». —
A.C.
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