La ex caserma Patussi diventa un museo militare

A maggio sarà inaugurata la prima palazzina allestita dai volontari. L’associazione “Cingoli e ruote” è al lavoro: ma le istituzioni non ci aiutano

TRICESIMO. Abbandonati dalle istituzioni, ma sempre più convinti di aver preso la via giusta per far rinascere l’ex caserma Sante Patussi. Si sentono così i volontari della onlus “Cingoli e ruote per conoscere la storia” dopo un anno dall’aggiudicazione della gara pubblica indetta dal Comune di Tricesimo e Reana del Rojale.

Il sodalizio con sede a Moruzzo, nella frazione di Santa Margherita del Gruagno, ha ottenuto in gestione parte della Patussi, circa 33 mila metri quadrati su 100.000 complessivi, per una durata di 30 anni. Lo stabile è stato concesso a uso gratuito, in cambio di ingenti interventi di valorizzazione.

«Ci siamo presi un impegno e nonostante le scarse risposte che stiamo ottenendo dalle istituzioni – racconta Alessandro Mindotti, presidente del sodalizio – i lavori stanno procedendo come da calendario. Non nascondiamo però il rammarico per la scarsa attenzione nei confronti di questo progetto: si parla di riqualificazione delle aree e poi davanti a un’iniziativa come questa ci sono solo parole.

Nonostante tutto, a maggio saremo pronti per l’inaugurazione di una prima palazzina all’interno dell’ex struttura militare e grazie alla disponibilità dei volontari del sodalizio stiamo terminando il recupero dell’ex mensa, che a breve chiuderemo con appositi cancelli. Il lavoro da fare è ancora molto e prima che l’area possa ospitare il museo dinamico di mezzi militari, gli interventi da concludere sono molti».

La scarsa concretezza da parte delle istituzioni non ha demoralizzato i volontari di “Cingoli e ruote per conoscere la storia” che dedicano il loro tempo libero alla rinascita della struttura fatiscente. «Stiamo continuando con l’acquisizione di mezzi militari funzionanti che andranno ad allestire l’esposizione – prosegue Mindotti –. Dopo gli importanti arrivi dell’M20 e del trattore artiglieria del regio esercito Spa Tm 40, entro l’anno faranno il loro esordio alla Patussi alcuni cingolati utilizzati nella Seconda guerra mondiale.

Stiamo facendo molti sforzi ma ribadiamo che ci farebbe piacere avere un rapporto più diretto con le istituzioni. Nel frattempo, almeno i rappresentanti del mondo culturale manifestano attenzione per il futuro del sito e confidiamo di essere inseriti a breve all’interno della rete museale della nostra regione. Un primo passo che ci fa pensare al futuro con ottimismo: il museo dinamico di mezzi militari più grande d’Italia sarà all’ex Sante Patussi».

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