La denuncia del camerunese Yvan Sagnet: "La grande distribuzione alimenta il caporalato"

Quando si compra un chilo di pomodori al supermercato non si pensa all’“oro rosso” dei campi assolati del Meridione, dove la raccolta costa lacrime e sangue agli immigrati, a causa di prezzi, imposti dalla grande distribuzione, che arricchiscono i caporali e le mafie. Eppure tre parti su cinque dei frutti raccolti – anche uva, arance, mele – e non solo nelle regioni del sud, hanno alla base lo sfruttamento umano e dell’ambiente. Lo ha testimoniato con dati alla mano Yvan Sagnet, sindacalista originario del Camerun, al convegno “Giustizia, pace, ambiente con i migranti” che si è chiuso al centro Balducci di Zugliano (videoproduzioni Petrussi, a cura di Davide Vicedomini).

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