La DeMar riparte, restano da chiarire le cause del rogo
PRATA. Cause ancora da chiarire dopo l’incendio alla DeMar mobili di Prata. Intanto l’azienda è tornata al lavoro, utilizzando la parte di capannone non interessata dal rogo. La vita va avanti,...

PRATA. Cause ancora da chiarire dopo l’incendio alla DeMar mobili di Prata. Intanto l’azienda è tornata al lavoro, utilizzando la parte di capannone non interessata dal rogo. La vita va avanti, soprattutto il lavoro va avanti. Il titolare Ernesto Bortolotto punta a riprendere a pieno ritmo l’attività produttiva, ma raggiungere questo obiettivo, a breve termine, sarà quasi impossibile: «L’importante è essere ripartiti, seppur tra mille difficoltà» commenta. L’imprenditore ha avuto rassicurazioni sul fatto che presto potrebbe tornare a pieno regime, ma prima vanno tolti i sigilli dall’area sequestrata e soprattutto vanno chiarite le cause dell'incendio.
Dal punto di vista investigativo lunedì mattina sono stati prelevati dei campioni nell’area dell’incendio: verranno analizzati per capire cos’è successo. Al momento sono sconosciute le cause del rogo, anche se i vigili del fuoco hanno fatto sapere a Bortolotto che probabilmente l'incendio “covava” da giorni: non si esclude la possibilità di un cortocircuito latente. Resta esclusa allo stato attuale l’origine dolosa. Oltretutto nell'area ci sono svariate aziende e alcune erano aperte al momento dell'incendio. Nessuno ha visto estranei al momento dell'allarme.
Sabato scorso l’imprenditore s’era recato in azienda attorno alle 8.30. Aveva appena aperto il cancello: dal magazzino si era levata una nuvola di fumo. Immediata la richiesta di soccorso: sul posto hanno operato sette squadre dei vigili del fuoco. «Non riesco ancora a formulare un’ipotesi sulle cause dell’incendio – ha evidenziato il titolare della DeMar – Non riesco a capacitarmi di come sia potuto accadere tutto questo. Le fiamme si sono generate in un magazzino dove c’erano prodotti imballati, alcuni da lavorare e altri da consegnare». E ha concluso: «La rinascita sarà lenta, ma se non altro possiamo lavorare nella porzione di azienda risparmiata dalle fiamme».
(r.p.)
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