La città si è fermata per l’addio a Daniele

SAN DANIELE. La città si è fermata ieri pomeriggio alle 14 per dare l’ultimo saluto a Daniele Romanzin, infermiere del Pronto soccorso cittadino che nel 1997 a San Daniele ha creato il Givar (Gruppo infermieri volontari assistenza rapida) motosoccorso, associazione di volontariato nata con lo scopo di garantire l’assistenza sanitaria in manifestazioni sociali, culturali e sportive laddove la grande affluenza di pubblico o la difficoltà del terreno rende inefficaci le ambulanze. Con la creazione di questa importante realtà Romanzin aveva coniugato la sua determinazione a rendersi utile al prossimo in situazioni estreme, con quella per le moto. E ieri erano davvero tantissimi i volontari, infermieri, medici e autisti soccorritori del Givar, che, assieme a amici, colleghi dell’ospedale di San Daniele e parenti, si sono stretti attorno alla moglie Anna, ai figli Alessandro e Fabiana. Romanzin da 4 anni era in stato vegetativo dopo un grave attacco cardiocircolatorio. Per quasi un anno era stato ricoverato in una clinica ferrarese, poi gli ultimi tre anni era in ospedale a Gorizia. L’ultimo mese, a causa di un improvviso aggravamento, il nuovo ricovero a Ferrara dove è deceduto sabato scorso. A ricordare la figura di Romanzin anche il sindaco della città Paolo Menis che lunedì sera in apertura del Consiglio comunale ha commemorato la sua figura porgendo a nome di tutto il Consiglio le condoglianze alla famiglia. Proprio la famiglia ha rivolto un particolare ringraziamento al personale di Villa San Giusto e del nucleo G.s.a. di Gorizia per le amorevoli cure prestategli in questi anni. (a.c.)
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