La città natale ricorda Ardito Desio a 120 anni dalla nascita

PALMANOVA. Di lui si parla nei manuali di alpinismo, così come in quelli di geologia. Nella ricorrenza dei 120 anni della nascita a palmanova di Ardito Desio, la sezione locale dell'Associazione...
Di Monica Del Mondo

PALMANOVA. Di lui si parla nei manuali di alpinismo, così come in quelli di geologia. Nella ricorrenza dei 120 anni della nascita a palmanova di Ardito Desio, la sezione locale dell'Associazione nazionale alpini, presieduta da Luigi Ronutti, con la collaborazione del Comune della città stellata e dell'associazione Ardito Desio, ha organizzato un appuntamento per ricordare la sua figura.

L'incontro è fissato per questa sera, alle 20.30, al teatro Gustavo Modena di Palmanova. Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco e del presidente della Tavoni, tre interventi il cui scopo è quello di mettere in luce proprio la poliedricità della figura di Desio, nella cui vita si intrecciano eventi legati alla storia dell'Italia, missioni geologiche in tutto il mondo (dalla Libia, al Karakorum, dall'Albania all'Iran, dal Dodecaneso alla Birmania) ed esplorazioni in luoghi inaccessibili come quella, sul K2, a cui è particolarmente legato il suo nome.

Nel 1954 infatti organizzò e diresse la spedizione italiana che scalò per la prima volta la seconda montagna più alta al mondo, effettuando nel contempo importanti indagini geologiche in zona. A ricordare i passaggi fondamentali della sua biografia e della sua passione per la sua patria, per la natura, per la montagna sarà Stefano Perini. Si soffermerà invece sulla sua attività scientifica il direttore del Museo friulano di Storia naturale di Udine, Giuseppe Muscio.

A rievocarne gli aspetti più intimi di uomo e di padre, sarà invece la figlia dell'esploratore-geologo, Mariela Desio. La serata sarà intervallata dalle cante del coro della Sezione Ana di Palmanova, che proprio ad Ardito Desio è intitolato, e dalla proiezione di spezzoni del documentario di Michele Codarin "La fortuna aiuta gli audaci".

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