La Chiesa sostiene la scuola: offerte per donare i computer

cordenons
Una Chiesa che va verso gli altri guarda anche alle istituzioni e le sostiene, concretamente, nelle nuove difficoltà che la pandemia fa loro vivere. Su tutte, la scuola con i giovani e le loro famiglie.
Nelle parrocchie di San Pietro e di Sant’Antonio abate è stato questo lo spirito che ha caratterizzato il “Progetto tablet”, una raccolta fondi per l’acquisto di computer da donare alle scuole di Cordenons. L’iniziativa, lanciata durante le feste di Natale, si è concretizzata ieri mattina con la consegna di otto computer portatili. Sei computer sono stati donati all’istituto comprensivo Alberto Manzi, due (più potenti per le diverse esigenze didattiche di questa scuola) al liceo artistico Galvani. I computer sono stati consegnati ai rispettivi dirigenti scolastici, Fabio Muccin e Enrico Quattrin, dai sacerdoti delle due parrocchie, dal parroco don Ivano Zaupa, con don Fermo Querin e don Marco Cigana; presenti anche le insegnanti e parrocchiane referenti per il progetto, Sandra Celeprin e Paola Danelon.
La raccolta fondi fa da ponte tra parrocchia e scuola ed è il frutto della generosità delle due comunità parrocchiali che hanno consentito di raccogliere una somma complessiva di cinquemila euro. Importante è stata anche la generosità del punto vendita Sme di Pordenone che ha contribuito, regalando uno dei sei computer destinati all’istituto Manzi e con uno sconto sull’acquisto fatto dalle parrocchie.
«La scelta – di destinare la tradizionale raccolta fondi abbinata al presepe della chiesa di San Pietro alle scuole di Cordenons è stata molto bene accolta dalle nostre comunità, che ringraziamo – commenta don Zaupa. È segno di vicinanza alla scuola e ai ragazzi che vivono tempi di grande sconvolgimento nel modo in cui sono costretti a fare didattica a causa della pandemia. Saranno i dirigenti scolastici a decidere l’utilizzo dei computer donati».
«L’attenzione che, attraverso la parrocchia, l’intera comunità ha rivolto alle scuole di Cordenons – aggiunge dirigente Quattrin – dimostra l’importanza che la nostra istituzione ha, non solo come luogo di formazione culturale, ma anche come snodo centrale di una rete di relazioni e attenzioni che, partendo dalla persona, si aprono poi al miglioramento dell’intera comunità».
Gli fa eco anche Muccin. «A nome dell’Istituto comprensivo “Alberto Manzi” – dice – ringrazio don Ivano per aver scelto di sostenere la didattica a distanza e gli alunni della nostra scuola. In un momento particolarmente difficile come questo, poter assicurare agli studenti almeno una continuità didattica digitale attraverso la donazione di dispositivi informatici è un sollievo per non poche famiglie». —
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