La casetta del ’76 andrà ad Accumoli

ARTEGNA. Da terremoto a terremoto, in nome della solidarietà. Una piccola casa prefabbricata, un tempo utilizzata da una famiglia di Artegna dopo il sisma del 1976, finirà ora a Grisciano di Accumoli in centro Italia dove lo scorso agosto il terremoto ha ridotto molti paesi in macerie.
Sono stati gli alpini del gruppo Ana Artegna-Montenars allo smontaggio di quella casetta dopo che la famiglia proprietaria (che non ha voluto rendere pubblico il proprio nome) ha espresso la volontà di fare questa donazione.
Ora tutti i pezzi di quella piccola abitazione di 50 metri quadrati sono stati messi in ordine accuratamente e gli stessi proprietari hanno provveduto ad acquistare anche tutte le parti di arredo o degli interni che erano rovinati in modo tale che chi riceverà quel dono potrà usufruire di una struttura funzionale nonostante i suoi 40 anni.
«Le penne nere - spiega Daniele Furlanetto, capogruppo Ana Artegna-Montenars - hanno lavorato circa 140 ore per smontare pezzo per pezzo il prefabbricato, che in questi giorni è stato consegnato e domani partirà per il centro Italia. La casetta sarà rimontata laggiù entro la fine del mese».
Se ancora una volta il Friuli dimostra di non aver dimenticato quanto vissuto nel 1976, ciò che colpisce in questa donazione sono proprio le casualità.
Da un lato quella casetta era stata utilizzata all’indomani del 1976 da una famiglia che non lasciò Artegna dopo la seconda scossa proprio perché era impegnata in un’attività produttiva che non poteva abbandonare, dall’altro quel prefabbricato ora sarà donato proprio a una famiglia contadina di Grisciano di Accumoli che non può lasciare il suo territorio perché deve continuare a gestire i suoi animali e i suoi campi: «È una famiglia - spiega Furlanetto - colpita dal terremoto, la cui casa non è caduta ma non può essere riparata.
Quando è arrivato il terremoto in centro Italia erano qui con noi i Claps furlans, il gruppo di Milano che ci aiutò a ricostruire Flaipano di Montenars. Loro proposero di andare giù subito a dare il loro contributo e così hanno conosciuto questa famiglia in stato di necessità.
Ora abbiamo dato un contributo che aiuterà queste persone, ma sempre a Grisciano ci sono ancora due famiglie: una che ha perso un figlio e con un mamma incinta, e un’altra con un figlio disabile. Servirebbero dunque ancora delle casette prefabbricate, per cui se qualcuno sul territorio ha queste disponibilità e vuole donarle può segnalarlo agli alpini».
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