La Carinzia alza le tariffe: no allo skipass Alpe Adria

UDINE. A un passo dall’apertura dei poli sciistici Fvg, gli irriducibili delle piste non possono ancora far proprio lo skipass Alpe Adria che con un piccolo surplus di costo a carico degli sciatori e 26 mila euro di esborso per le casse della Regione apre le porte anche a 4 poli carinziani oltre a quelli Fvg. Pramollo su tutti. Forte di cinque anni di storia, quest’anno la convenzione che consente di sciare a “cavallo” del confine è per la prima volta in forse.
Dinnanzi all’aumento dei prezzi praticato da Pramollo, Promoturismo Fvg ha infatti detto no. Ferma rispetto alla propria politica tariffaria che da anni tiene congelato il prezzo dei biglietti. Anche per la stagione invernale 2016/17 ormai alle porte. In vista del debutto – l’8 dicembre (neve permettendo) in tutti e cinque i poli friulani – la possibilità di acquistare lo Skipass AlpeAdria è a oggi negata: «Tariffa stagionale invernale 2016/17 – si legge sul sito internet www.promotur.org – in fase di valutazione».

«Abbiamo inseguito i gestori di Pramollo per tutta l’estate senza ottenere nulla, salvo sentirli ai primi di ottobre quando si sono presentati con una proposta di aumento degli skipass che non possiamo accettare» ha fatto sapere ieri il direttore di Promoturismo Fvg, Marco Tullio Petrangelo.
«Per arrivare a un accordo le condizioni devono essere coerenti con le nostre politiche tariffarie. Non siamo disposti ad aumentare i biglietti. Tantomeno a far pagare i bambini».
Oltre al problema del prezzo c’è infatti anche quello della mancata corrispondenza tra fasce d’età. Da tre anni a questa parte in Fvg i bambini fino ai 10 anni sciano infatti gratis mentre in Austria la gratuità è garantita solo fino ai sei. Altro problema quello delle prevendite. A Pramollo lo sconto garantito a chi acquista lo skipass prima che la stagione abbia inizio è del 5% mentre in Fvg è di ben il 15%.
Così stando le cose quest’anno la convenzione è fortemente a rischio. Dettate le condizioni, che paiono non sindacabili, Petrangelo ora si dice in attesa di una risposta da parte della Carinzia.
Certo fin d’ora che «se l’Alpe Adria si farà, riguarderà solo le fasce junior (1997-2006), adulti (1953-1996) e senior (1942-1952)». Su circa 6 mila skipass stagionali la scorsa stagione in Fvg erano stati venduti 307 di questi “super-abbonamenti” più i 220 della Carinzia, poco meno dell’anno precedente quando in Fvg avevano toccato quota 348.
Costo? Poco più dello skipass stagionale “Carta neve” che dà accesso ai poli regionali più quelli di Bovec (Slovenia) e Sappada. Per l’Alpe Adria l’anno scorso si erano pagati infatti 540 euro in stagione e 470 in prevendita per un adulto contro il costo – confermato anche per quest’anno – di 500 e 425 euro dello stagionale “regionale”. Questione di qualche decina di euro in più per le tasche degli appassionati che a fronte del piccolo esborso si sono però visti aprire gli anni scorsi le porte del frequentato polo sciistico austriaco. E questione di 26 mila euro a carico della Regione Fvg, chiamata a dare il proprio contributo.
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