La carica dei 630 candidati per aprire 49 farmacie in Fvg

Definita la graduatoria degli ammessi ma scattano i 60 giorni per ricorrere al Tar. In palio 23 sedi nell’udinese e 18 a Pordenone. Nell’elenco alcuni comuni scoperti

UDINE. Sono 49 le nuove farmacie pronte ad aprire in Friuli Venezia Giulia. E a fronte della disponibilità, il concorso straordinario per individuare i relativi titolari si è concluso con la pubblicazione, avvenuta pochi giorni fa sul Bur, della graduatoria che vede 630 candidature, a fronte di 640 domande pervenute di cui una decina le escluse.

Delle domande di partecipazione, 364 sono state quelle presentate in forma singola e 276 in forma associata, per un totale di 979 candidati.

A due anni dalla delibera di giunta con cui la Regione aveva stabilito di indire il concorso straordinario per soli titoli per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio, la “partita” finalmente si può dire conclusa, salvo pur sempre possibili ricorsi al Tar da depositare entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria.

La maggior parte delle farmacie a concorso è di nuova istituzione mentre per alcune si tratta di coprire una sede vacante. Le quattro già esistenti ma senza titolare, si trovano tutte in provincia di Pordenone e in zone particolarmente disagiate. Parliamo infatti della farmacia di Andreis, di quella di Barcis, dell’esercizio a Clauzetto e di quello a Erto e Casso.

Tornando alla totalità delle 49 nuove farmacie di queste, quattro sono in provincia di Gorizia, per la precisione a Gradisca, Ronchi, San Canzian e Staranzano. Altrettante nel capoluogo regionale di cui una a Muggia e le altre tre nella città di Trieste. Ben 18 le nuove farmacie nel pordenonese (comprese le 4 vacanti), di cui due nella città capoluogo. Si sale a 23 sedi nell’udinese, di cui 5 in città.

In seguito alla pubblicazione del decreto sul Bollettino ufficiale, i 49 primi classificati saranno contattati singolarmente e, ovviamente, saranno anche avvantaggiati nella scelta della sede più interessante. Starà al professionista, poi, individuare i locali nell’area prescelta, arredarli e avviare l’attività.

Nell’individuazione delle sedi di nuove farmacie la pianificazione regionale ha inteso garantire maggiori servizi ai cittadini, ma non è detto che l’obiettivo sia condiviso dai professionisti che hanno sì un’ampia scelta di comuni e quartieri, ma tra questi sono presenti anche sedi non proprio particolarmente appetibili sotto il profilo commerciale.

Non va dimenticato che questo, nemmeno per le farmacie è un bel periodo considerando i margini sui medicinali riconosciuti dal Servizio sanitario nazionale, che vanno riducendosi anno dopo anno, e il volume d’affari che ha risentito - per i farmaci senza obbligo di ricetta - della nascita delle para-farmacie con relativo incremento della concorrenza, e dall’affermarsi dei farmaci generici che hanno un costo inferiore, ma anche marginalità più contenuta. Inoltre la crisi che ha eroso i consumi e ridotto la disponibilità di spesa dei cittadini, non ha risparmiato i medicinali - partendo da quelli da banco - nè altre categorie merceologiche di prodotti (integratori, cosmetici) trattati anche dalle farmacie.

Come accennato del concorso regionale per l’assegnazione di nuove sedi di farmacia si è iniziato a parlare all’inizio del 2013 sulla spinta della nuova legge nazionale relativa al potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica.

La giunta del Fvg, recependo la normativa nazionale, approvò l’elenco delle sedi da coprire con una delibera datata 16 gennaio con cui la Regione accoglieva le richieste dei vari Comuni. Ora, a graduatoria divenuta esecutiva e che resterà valida per i prossimi due anni, non resta che dare concretezza con l’apertura delle sedi.

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