La campana della caserma Chiaradia è tornata a casa

ARTEGNA. La campana della Chiaradia è di nuovo nella sua comunità. Tornata quasi per un caso del destino ad Artegna l’anno scorso, a quarant’anni dal terremoto del 1976, la campana della Chiaradia ora è in bella vista in municipio. «Dopo che ci è stata riconsegnata l’anno scorso – spiega il sindaco Aldo Daici – abbiamo provveduto a farla ripulire e riverniciare e ora l’abbiamo posizionata in municipio dove tutti la possono vedere». Certamente, quella piccola campana alta poco più di trenta centimetri ha una storia molto lunga: un tempo era posizionata nella cappella della caserma Chiaradia, che si trova nella zona pianeggiante di Artegna, a ridosso del Ledra. Quella caserma fu utilizzata fino all’inizio degli anni Sessanta dagli alpini mentre successivamente fu destinata alla Fanteria. Quando le penne nere se ne andarono si portarono via anche la loro campana e dunque i fanti del 114º, in particolare quelli nati tra il 1943 e il 1944, ne fecero realizzare una nuova da una fonderia di Udine donandola alla caserma per essere collocata nella cappella. Poi arrivò il terremoto del 1976 che rase al suolo anche la Chiaradia: «In quel luogo – ricorda il sindaco – durante la ricostruzione operò un’impresa di Ascoli-Piceno. Quando i lavori furono finiti, insieme alla macerie anche la campana era stata portata via da qualcuno».
La campana è rimasta lontana da Artegna fino all’anno scorso quando, a seguito del monitoraggio sui siti internet che pongono i vendita beni culturali, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Teramo rilevarono che in vendita c’era una campana in bronzo che riportava diciture riconducibili al 114º Reggimento Fanteria Mantova. Intercettato il venditore, questi disse di averla ricevuta una decina di anni prima anche se non era in grado di riferire chi gliel’aveva data, dimostrandosi tuttavia disponibile a restituirla. Capire da dove proveniva quella campana non fu inizialmente facile anche perché il Reggimento Mantova è stato sciolto nel 1995. Poi, grazie al museo della Fanteria di Roma e all’Associazione nazionale di fanteria, furono raccolti alcuni dati. In seguito gli inquirenti sono riusciti a contattare l’ottantenne generale Salvato che da giovane capitano aveva operato alla Chiaradia di Artegna. E fu così che infine la magistratura stabilì che quella campana doveva essere riconsegnata al Comune di Artegna.
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