La Buttazzoni riparte: pagamento dei debiti e progetti in sospeso

La famiglia si affida agli avvocati Beltramini e Borra A gennaio il Covid si era portato via l’imprenditore Giovanni

A gennaio il Covid si è portato via uno tra più importanti imprenditori edili udinesi: Giovanni Buttazzoni che ha rappresentato per decenni un punto di riferimento indiscusso nel settore. A lui si devono opere importantissime di riqualificazione urbana e costruzioni residenziali in tutta la provincia di Udine, una su tutti: lo stadio Friuli. L’imprenditore, assieme alla figlia Sonia con cui condivideva il grande amore per i cavalli, nel 2001, ha fondato il circolo ippico Bibop di Pagnacco, fiore all’occhiello dell’ippica friulana.

Negli ultimi anni a causa della terribile crisi dell’edilizia anche Buttazzoni ha dovuto cercare di strutturare il proprio business in modo diverso nel tentativo di onorare i propri impegni economici e anche sviluppare le lottizzazioni ferme a causa della crisi del mercato edilizio. La mancanza improvvisa dell’imprenditore ha imposto alla famiglia decisioni importanti e certamente di grandissimo peso vista l’eredità lasciata. La figlia minore Sonia ha deciso di seguire le orme del padre e gestire le imprese di famiglia con l’appoggio della madre Adelina Lirusso e della sorella Nadia.

Dal mese di ottobre la famiglia ha deciso di affidarsi al team di legali (già coinvolti nella ristrutturazione del salumificio Dentesano) composto dall’avvocato Camilla Beltramini di Udine e Maurizio Borra di Vicenza. «Abbiamo condiviso con le nostre clienti – spiega l’avvocato Beltramini – una strategia nuova: come primo passo accettare l’eredità per la moglie e la figlia Sonia, mentre la sorella ha rinunciato. Sonia ha, poi, assunto il ruolo del padre Giovanni e oggi è amministratore unico delle società rimaste, prima di tale nomina, a lungo bloccate nella loro operatività. Adesso, previa perizia, si procederà in accordo con i creditori al pagamento di tutti i debiti nell’ottica anche della possibile conservazione di parte del patrimonio immobiliare creato in 50 anni di lavoro da Giovanni Buttazzoni».

Per Sonia Buttazzoni si tratta di dover riprendere il cammino lasciato interrotto dal padre: «Dobbiamo, come famiglia, lasciarci alle spalle questi mesi terribili e lavorare uniti per il futuro con il pragmatismo che ha sempre caratterizzato l’azione imprenditoriale di mio padre. Voglio da subito ringraziare le banche che negli anni hanno finanziato le imprese di mio papà e che adesso devono riprendere ad essere pagate pur sapendo il particolare momento che il settore edile sta vivendo anche a causa dell’incremento del costo delle materie prime e il difficile approvvigionamento delle stesse. Lavoreremo, con l’assistenza dei nuovi legali che abbiamo scelto, per soddisfare tutti i creditori e per continuare i progetti di mio padre che ci ha sempre insegnato che bisogna lavorare sodo e mantenere fede ai propri impegni. Da parte mia pur continuando a gestire il maneggio di Pagnacco dedicherò tutto il tempo e le energie necessarie per continuare l’opera straordinaria di mio padre, un uomo d’altri tempi che si è fatto da solo e non ha mai perso il sorriso. Il mio obiettivo è quelli di tenere alto il suo nome e continuare su suoi passi assieme a tutta la mia famiglia». —



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