La bora ha sradicato due pini sul lungomare di Lignano

LIGNANO. Tra domenica e lunedì il forte vento che ha colpito Lignano ha sradicato due alberi compresi nel perimetro del cantiere di Lungomare Trieste. I due pini crollati a terra si trovano l’uno all’altezza dell’ufficio spiaggia 6 e l’altro del 10.
«Una delle due piante sarebbe in ogni caso stata rimossa in breve tempo, poiché vecchia e instabile» afferma il sindaco Luca Fanotto.
«Forti raffiche di Bora hanno imperversato sul litorale soprattutto domenica pomeriggio – spiega Alessandro Borghesan, responsabile della Protezione Civile di Lignano -. I bollettini meteo prevedono buone condizioni climatiche fino a venerdì, poi la linea di tendenza intuisce un peggioramento».
Oggetto di accurate analisi condotto assieme all’Università di Udine, nel piano di riqualificazione il doppio filare di alberatura verrà mantenuto, seppur con gli adeguati accorgimenti. Per il momento si sta procedendo con la demolizione della pavimentazione preesistente e con alcuni interventi specifici sulle alberature, tra i quali il trattamento delle chiome e l’aerazione delle radici. I due alberi caduti saranno pertanto sostituiti con nuove piante.
Iniziati da circa una decina di giorni, «i lavori di riqualificazione procedono in maniera spedita – continua Fanotto -. Per sopperire a necessità che il tempo ha maturato, questa mattina è stata inoltre approvata la perizia di variante al progetto iniziale».
Occasione di dibattito anche fra i consiglieri di minoranza, con la questione del lungomare si è da sempre giocata un’accesa partita politica. «La Lega Nord auspica che l’amministrazione si prenda la responsabilità di tagliare tutte le piante necessarie, senza risparmiarsi. Sarà altrimenti un’occasione persa» afferma il capogruppo Alessio Codromaz. «Noi avevamo già previsto che con la rimozione della massicciata parecchi alberi sarebbero caduti – aggiunge Stefano Trabalza di Io vivo qui -. Con l’intento di salvaguardare le piante, così facendo queste ultime cedono lo stesso».
E Carlo Teghil (Forza Italia) conclude: «Già lo scorso anno più di qualche pino è crollato. Il progetto si sta rivelando degradante anziché qualificante».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto