La Bioman assicura: «Sarà presto risolto il problema odori»

MANIAGO. «La Bioman si impegna a risolvere il problema degli odori entro maggio». Parola di Fabio Piovesan. Il presidente dell’azienda che tratta la frazione umida dei rifiuti e sorge lungo la strada Vivarina, nel corso di un incontro pubblico al Dandolo, promosso dall’esecutivo di Andrea Carli, si è preso ufficialmente questo impegno in risposta all’ennesimo appello di cittadini esasperati da una situazione che si protrae da tempo. Tre i fronti su cui la Bioman dovrà concentrare le sue azioni: la gestione dell’impianto, gli sversamenti sui campi e i trasporti dei rifiuti effettuati con mezzi pesanti.
Per la questione degli odori, l’impresa metterà a disposizione un numero di telefono che i cittadini potranno chiamare per segnalarne la presenza. Una volta effettuata la comunicazione, rappresentanti del Comune, della Bioman e degli organismi di controllo si recheranno sul posto per le verifiche. Inoltre, l’azienda dovrà rendere noto immediatamente cosa stia accadendo all’interno dello stabilimento, per risalire alla causa delle esalazioni e stabilire una casistica. «Auspichiamo che ora la situazione possa essere risolta una volta per tutte, visto che già a luglio avevamo richiesto all’ingegner Angelo Mandato di porre rimedio al problema degli odori – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Cesare Monea, cui ha fatto eco il consigliere Andrea Basei –. Che la Bioman ci creda o meno, le puzze esistono e sono state registrate ufficialmente. Inutile che l’azienda tenti di scaricare le colpe degli odori sulla discarica della Cossana, la cui realizzazione è precedente all’insediamento della Bioman e non è stata oggetto di lamentele».
E’ suonato, quindi, come un imperativo il fatto che la Bioman debba risolvere un problema improcrastinabile, che porta con sé conseguenze soltanto negative per la popolazione. Negli orari in cui si registrano i picchi più intensi di odori molesti (principalmente dalle 6 alle 8 e dalle 18 alle 20 d’inverno e tutta la notte d’estate, con variazioni in base ai venti) i cittadini sono, infatti, costretti a barricarsi in casa. Inoltre, a causa delle esalazioni, gli immobili ubicati al Dandolo, considerata già area depressa su più fronti, negli ultimi anni stanno subendo una svalutazione elevata. «Chi ha effettuato investimenti in questa frazione maniaghese si sta pentendo amaramente delle sue scelte – hanno rimarcato i cittadini –. Se la Bioman non risolverà i problemi entro maggio, sarebbe bene che si facesse carico di acquistare le case dei dandolesi, come una sorta di risarcimento danni, cui potrebbe aggiungersi l’impegno di asfaltare le strade del paese, che versano in condizioni disastrose anche a causa del transito dei camion che portano il materiale all’azienda». Ma su questi aspetti – l’ultimo in particolare ha incontrato pure il favore del sindaco – Piovesan non si è espresso. «Stiamo già facendo il massimo, ma ci sono sempre margini di miglioramento – ha riferito –. Il nostro impianto è uno dei più controllati della provincia: le emissioni sono soggette a verifiche costanti. Non abbiamo nulla da nascondere e ci impegneremo per risolvere la situazione».
Giulia Sacchi
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