Kostoris Padoa Schioppa: «Via i lacci alle imprese»

PORDENONE. La vita lavorativa, familiare e sociale degli italiani è quotidianamente legata ai temi dell’economia e della finanza. Per difendere il reddito, il risparmio e il lavoro degli italiani è necessaria un’adeguata formazione cui l’enciclopedia del lessico della finanza dell’economista italiana Fiorella Kostoris Padoa Schioppa cerca di rispondere. L’autorevole relatrice è intervenuta ieri a Palazzo Montereale Mantica, nell’incontro coordinato dal vicedirettore del Messaggero Veneto Giuseppe Ragogna.
Due i volumi alla portata delle “casalinghe intelligenti”, per 4.300 parole spiegate da una task-force di esperti. Ma non soltanto. Il dibattito è servito, soprattutto per affrontare i temi caldi nel Bel Paese. La sensazione è che la rinascita dell’Italia passi attraverso il cambiamento e la crescita culturali.
Crisi delle aziende. «Per ragioni culturali c’è un atteggiamento di diffidenza nei confronti dell’impresa, del denaro e del profitto». Le aziende sono chiamate, dall’articolo 41 della Costituzione, ad avere un ruolo «socialmente utile, ma lo stesso non viene chiesto ai dipendenti pubblici e ai sindacati. Si guarda spesso alla distribuzione del reddito piuttosto che alle ricette per come farlo crescere».
Crescita e rigore. Se la spesa pubblica non può aumentare poiché la sua crescita genererebbe una maggiore pressione fiscale, quali altri meccanismi possono favorire lo sviluppo? «Cambiare la qualità della spesa pubblica sulle voci produttive (sanità e opere pubbliche) piuttosto che quelle improduttive, come la spesa pensionistica. Contemporaneamente, adottare degli interventi di tipo deregolamentatorio per togliere alcuni lacci alle imprese, operazione non costosa ma difficile alla luce degli interessi che sottendono queste dinamiche».
Equità ed evasione. «L’evasione nasce da aliquote troppo elevate. Con una pressione fiscale del quasi 50%, l’incentivo a evadere è molto forte. Le sanzioni, inefficaci, sono un meccanismo da cambiare, così come dovrebbe essere introdotto un meccanismo di retribuzione dei finanzieri commisurato al reddito evaso riportato nelle casse dello Stato».
Lavoro e produttività. Con un costo del lavoro aumentato a dismisura a causa del cuneo fiscale, come fa il nostro Paese a essere competitivo? «E’ possibile aumentare la produttività facendo crescere, come intervento la quantità del lavoro». Proposta forse un po’ scomoda, ma utile nel breve periodo. In una prospettiva più lungimirante «investire in scuola, università e sanità per far crescere il capitale umano».
Donne e potere. «Le quote rosa non sono necessarie se si adotta, tanto per le donne quanto per gli uomini, il principio della meritocrazia».
Euro, dentro o fuori? «Ritengo impossibile una società italiana se usciremo dall’euro. Se non ci fosse saremmo in balia di un’inflazione pari a quella del dopoguerra». Uscire dall’euro implicherebbe un’automatica uscita dall’Unione Europea? «Una Ue senza Italia è inconcepibile come un’Italia senza Ue».
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