Joppi, stretta al personale e tagli per 100 mila euro

UDINE. Fino a ora, la gestione del servizio bibliotecario era costata al Comune 700 mila euro l’anno. Ma ora, con la crisi che morde e il bilancio che soffre, le casse di palazzo D’Aronco non possono più permettersi di sostenere un impegno del genere. Tocca tagliare e tocca farlo in tempi rapidi: 100 mila euro in meno entro la fine del 2012 e così pure negli esercizi a venire. Così aveva deciso il Consiglio comunale e così ha dettato il direttore della biblioteca civica “Joppi”, Romano Vecchiet, nel piano destinato a ridisegnare l’assetto bibliotecario comunale.
La “cura dimagrante” è partita in questi primissimi giorni di maggio, con la scadenza dell’appalto alla Guarniero scarl di Udine e la concessione alla stessa di una proroga per la gestione del servizio fino al prossimo 30 settembre. Poche, almeno sulla carta, le ripercussioni per l’utenza, ma piuttosto pesanti le conseguenze per il personale e l’intera attività della cooperativa, che alla Joppi è legata da una trentina d’anni e che con i propri dipendenti - 25 quelli al momento “distaccati” alla sede centrale e alle otto biblioteche circoscrizionali - da qualche anno garantisce anche una serie di servizi interni.
«Viste le impellenti esigenze di risparmio - ha affermato l’assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani -, siamo stati costretti a rimodulare i rapporti con la cooperativa. Questo, va da sè, potrebbe implicare qualche sacrificio per i dipendenti, ma lo sforzo, pur trattandosi di lavoratori che non hanno un rapporto diretto con l’amministrazione, è di limitarli al minimo. La preoccupazione principale, a ogni modo, è stata di evitare disagi e danni all’utenza».
Un piano “certosino”, dunque, studiato tenendo la calcolatrice in una mano e la mappa dei servizi bibliotecari nell’altra. Obiettivo: far quadrare i conti già in questi cinque mesi che precedono la pubblicazione del nuovo bando di gara europea per la gestione della Joppi. «Abbiamo fatto economia - ha spiegato il direttore Vecchiet - sui servizi che si sono rivelati i meno seguiti dal pubblico.
La sezione “Musica”, per esempio, che da quando è stata trasferita in via Martignacco, in attesa della conclusione dei lavori, ha avuto un calo di utenti. Ecco, lì si è deciso di ridurre da due a una le persone impiegate, facendole catalogare i dischi non più fuori orario». L’altro fronte sul quale si è intervenuti è il servizio di digitalizzazione, affidato ora al personale interno al Comune. «Anche in questo caso - continua Vecchiet - siamo riusciti a prevedere il risparmio di diverse migliaia di euro. Altrettanto dicasi per l’unica modifica apportata sugli orari: le sezioni “Manoscritti” e “Friulana”, entrambe nella sede centrale, non apriranno più alle 9, bensì alle 10». Piccoli aggiustamenti, insomma, ma sufficienti a garantire risparmi preziosi.
«Approfittando della concomitanza con le operazioni di trasloco da palazzo Bartolini al vicino palazzo Andriotti - afferma il direttore -, previsto tra agosto e settembre, abbiamo programmato la chiusura di alcune parti della biblioteca. Già nel corso dell’estate, inoltre, effettueremo chiusure a rotazione della durata massima di una quindicina di giorni delle varie circoscrizioni».
Escluso o comunque rimadato, invece, qualsiasi tipo di “restrizione” sul fronte degli acquisti. Parola dell’assessore. «In un momento di difficoltà economica così pesante soprattutto per il ceto medio - ha detto Reitani - è importante che le istituzioni siano in grado di assicurare a tutti la possibilità di consultare i libri. E di farlo sapendo di poter contare su un patrimonio librario adeguatamente aggiornato».
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