ITS, una strada per il futuro: l'incontro del Mv con i ragazzi delle scuole superiori

PORDENONE. “Se cercate un approccio tecnico e meno teorico al sapere scegliete un corso ITS”. Il messaggio è arrivato da Nicole Cosmo e Simone Mazzega, studenti ITS, ai ragazzi delle scuole superiori di Pordenone che questa mattina hanno partecipato all’incontro per far conoscere il sistema che forma i super tecnici: il sistema ITS (Istituto tecnico superiore). Nicole sta frequentando il percorso in logistica, all’Interporto di Pordenone, Simone quello in tecnologie biomedicali. Per entrambi il futuro professionale è già segnato. Rispondendo alle domande dei ragazzi e del direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier, i direttori dei quattro ITS del Fvg (Lucia Renzetti per l’Alto Adriatico, Ester Iannis per il Malignani, Laura Cerni per il Volta e Bruno Zvech dell’Accademia Nautica) hanno spiegato indirizzi e vantaggi di questa formazione. L’istituto di Pordenone è molto orientato a formare ragazzi nell’Information tecnology (il corso di Cyber security molto gettonato), ma opera anche ad Amaro; il Malignani è specializzato in meccatronica, aeronautica e ora punta su un nuovo indirizzo che guarda al mondo dell’energia; il Volta lavora, all’interno di Science park, sul mondo delle apparecchiature biomedicali; l’Accademia nautica forma sia i tecnici necessari all’infomobilità che quelli per la logistica, ma anche quelli che operano nel settore dell’arredo. Quanto dura un corso? Mediamente 2 anni (con inizio a fine ottobre e conclusione a luglio). Il percorso è intenso: 8 ore di lezione al giorno o 4 di lezione e 4 di stage; il 50 per cento dei docenti sono professionisti del settore e accompagnano il percorso degli studenti in modo individuale. Non ci sono esami come all’università, ma prove per ogni modulo formativo e alla fine dei due anni un esame di Stato che ha come parte fondamentale della prova un progetto laboratoriale realizzato nell’ambito dello stage. I corsi, alle famiglie, costano meno dell’iscrizione all’università – tra i 400 e i 500 euro l’anno, tutto compreso -, ma garantiscono i vantaggi offerti dal sistema universitario, come i benefici erogati dall’Ardis (buoni mensa, residenza universitaria, esenzioni ecc.).Video di Michele Missinato

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