Its e Isis attirano nuovi studenti un convitto garantirà l’ospitalità

Avviata la ricerca di una struttura. Per il 2022 si ricorrerà all’albergo diffuso Aumenta il numero di ragazzi che vengono dal Cadore e dalla Bassa friulana
Tanja Ariis

/ TOLMEZZO

Si cercano spazi a Tolmezzo da adibire a convitto per studenti (e docenti) delle scuole superiori: occorre almeno una soluzione transitoria per l’autunno 2022. Si pensa all’Albergo diffuso e altre strutture ricettive con cui stringere convenzioni.

L’offerta didattica dell’Isis Solari attrae sempre più allievi anche da Cadore o Bassa friulana, le famiglie sono attratti e dai vari corsi innovativi, ma chiedono un servizio di ospitalità per i loro ragazzi se provengono da lontano. Stessa esigenza per Isis Paschini-Linussio e Its di Amaro. Se n’ è parlato alla firma del patto di comunità tra Isis Solari, Carnia Industrial Park (Cip), Edr di Udine, Comune Tolmezzo, Comunità di montagna della Carnia, cooperativa Cramars, Cai di Tolmezzo, un patto di alleanza tra questi soggetti che mirano assieme a unire le forze per dare ai ragazzi e al territorio sempre di più e di maggiore qualità.

Si parte già quest’anno scolastico con l’avvio di un Premio internazionale futuri designer e futuri artigiani del legno (concorso di idee, che poi verranno realizzate al Solari), con un progetto per i ragazzi di autoimprenditorialità e conoscenza della realtà imprenditoriale locale, con iniziative di mobilità (alternanza scuola-lavoro e conoscenza del territorio), sulla ludoteca del Solari e col Cai interventi dei ragazzi su segnaletica e sistemazione dei sentieri. Per Danilo Farinelli, direttore del Cip quello del convitto «È un tema molto importante. L’abbiamo visto – afferma –anche con l’Its per chi arriva da Monfalcone o da Pordenone. Pensiamo – propone – a un uso alternativo dell’Albergo diffuso: questi ragazzi hanno la frequenza scolastica in settimana e lasciano liberi gli spazi per i turisti nel weekend. Oppure pensiamo a situazioni alberghiere da destinare a questo servizio. Una gestione pubblico-privata. Un convitto nell’ex Caserma è un progetto sul lungo periodo, mentre noi ne abbiamo bisogno per l’autunno».

«Una fase transitoria – conviene la dirigente scolastica del Solari, Manuela Mecchia – come si era fatta a Tarvisio, prima della costruzione del convitto con una serie di convenzioni con le strutture alberghiere, sarebbe già una soluzione. Ne avevamo parlato con l’assessore regionale Rosolen, molto interessata».

«Deve essere il nostro primo compito per casa – ha detto il sindaco, Francesco Brollo – dopo questo patto, bisogna partire con un convitto leggero: può essere l’attivazione di camere letto esistenti». «È necessario – concorda Augusto Viola, commissario dell’Edr di Udine – percorrere la strada del convitto: può essere una soluzione intermedia per poi arrivare a qualcosa di strutturale e allora lì l’Edr può metterci del suo. È evidente che questo è un presidio per un territorio più ampio, dove bisogna curare un’ospitalità dedicata, qui oltremodo necessaria. Io ho l’incarico da parte dell’assessore Rosolen a darvi massima disponibilità». —

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