Italo sospende i treni per Roma, si viaggia ancora sui Frecciarossa

UDINE. Dal 10 novembre il Friuli Venezia Giulia non potrà più contare sui servizi di Italo. I treni ad alta velocità da e verso la regione, infatti, saranno sospesi a causa della situazione legata alla pandemia da coronavirus. Lo ha comunicato la stessa società, secondo una decisione presa in seguito alle misure anti-Covid contenute nell’ultimo Dpcm del governo.
«Da martedì – si legge in una nota – Italo sospenderà la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tutta la nazione e della introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta».
Per il trasporto Alta velocità si sta verificando, dunque, una situazione identica a quella che si era venuta a creare durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull’intero settore. Prima dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, la società metteva a disposizione 112 treni su scala nazionale, tra i quali anche il collegamento giornaliero da Udine a Roma e viceversa. Dopo lo stop e la ripresa del servizio, i convogli erano scesi a 87 e dal 2 luglio era ripartita anche la tratta tra il Friuli e la capitale. Attualmente, Italo parte alle 7.27 dalla stazione di Udine (alle 8 da Pordenone), per giungere a Roma Termini alle 13.05. Il tragitto inverso, invece, è fissato con partenza dalla capitale alle 16.55 e rientro in Friuli alle 22.17 nello scalo udinese.
Già dalla ripresa del servizio, a luglio, la capienza massima introdotta era pari al 50%, valore mantenuto anche dopo l’innalzamento della soglia all’80%. Ora, viste le nuove limitazioni alla circolazione imposte dal Dpcm, Italo manterrà due soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e altri 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino, applicando nel contempo la cassa integrazione al proprio personale. Il servizio di Italo in Friuli Venezia Giulia era stato da subito apprezzato. Avviato a settembre 2019, con un mese di anticipo rispetto a quanto programmato, inizialmente faceva partire i convogli da Udine alle 5.55, con rientro previsto alle 20.37 per chi si muoveva andata e ritorno verso la capitale.
Restando in tema di trasporti ferroviari, nessuna ripercussione, almeno per ora, sui due Frecciarossa da Udine verso Milano e Roma (e viceversa), né per gli altri da Trieste verso le due città. Mercoledì Trenitalia ha già cancellato 28 collegamenti Frecce, viste le nuove limitazioni contenute nel decreto del governo Conte e un calo della domanda su scala nazionale dell’80% a novembre rispetto allo stesso periodo del 2019. Quelli del Fvg, però, rimangono attivi. Almeno per il momento.
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