Iscrizioni all’anagrafe in calo al tempo del Covid: ecco i numeri comune per comune

Danilo De Rosa

UDINE. Il 2020 è stato l’anno della pandemia da coronavirus e per questo non ci dovrebbe sorprendere che la nostra regione ha visto una diminuzione delle persone iscritte all’anagrafe dal 1 gennaio al 31 dicembre.

A rivelarlo è un nuovo rapporto dell’Istat, l’ente nazionale di statistica, che ha pubblicato i dati provvisori relativi alle anagrafi di ogni comune italiano, suddivisi per ogni mese dell’anno.

La prima conclusione che possiamo trarre dai dati Istat è che dei 215 comuni friulani soltanto 32 hanno visto nel 2020 un aumento delle persone iscritte nei registri comunali.

A far segnare il dato migliore (in rapporto alla popolazione) è il piccolo comune di Andreis, passato da 247 abitanti a 268. Dall’altro lato della classifica, il peggior comune è Verzegnis: -33 iscritti all’anagrafe, da 873 a 840 (anche se solo 15 morti).

La mappa dei comuni della regione raffigurata qui sotto vi permette di selezionare il vostro comune e, cliccandoci sopra, analizzare tutti i dettagli: quante persone sono nate, morte, si sono iscritte o cancellate dall’anagrafe. Se volete vedere i dati in un particolare mese, potete sceglierlo attraverso il bottone apposito.

Un comune è rosso se ha visto diminuire il numero di abitanti, e blu se invece registra un aumento: il complessivo annuale, come si vede, mostra la difficoltà di tantissimi comuni.
 


Ma che cosa è successo in dettaglio? Il ‘saldo’ è un valore che racchiude molti avvenimenti: nascite, morti, iscrizioni e cancellazioni dall’anagrafe per motivi differenti. La tabella qui riportata cerca di rendere onore a ciascuno di questi valori, permettendo di andare più a fondo e visualizzare che cosa è successo davvero l’anno scorso in ogni comune della regione.

Anche qui, la colorazione è relativa al saldo complessivo: una riga rossa indica un mese in negativo, una riga blu è sinonimo di un mese concluso con più persone iscritte all’anagrafe.

La tabella di base mostra i dati relativi a tutto il Friuli Venezia Giulia. Essendo tutta rossa, significa che non c’è stato un singolo mese con un saldo positivo: le righe più scure (marzo, aprile, novembre e dicembre) sono anche quelle in cui il virus ha colpito più duramente la nostra regione: e infatti si può riscontrare un alto numero di decessi. Anche in questa tabella è possibile selezionare il comune di interesse per visualizzarne i dettagli.



Come si sono comportate le principali città regionali? Partiamo da Udine, che ha riportato solamente tre mesi con un saldo positivo: gennaio, febbraio e novembre. I due mesi peggiori - agosto e dicembre - fanno segnare circa un crollo di 150 persone all’anagrafe, anche se per motivi differenti: se in estate il numero viene portato giù principalmente dalle cancellazioni (e non dalle morti), a dicembre invece sono proprio i decessi (ben 171) ad aumentare vertiginosamente.
 


 


A Pordenone, invece, la situazione si ribalta: il mese peggiore è novembre, che fa segnare 65 morti (quasi il triplo delle nascite, 23) e 232 cancellazione dall’anagrafe (secondo peggior mese, dopo ottobre). Il miglior mese per la città di Pordenone è gennaio, che però viene ‘salvato’ dal saldo migratorio: la differenza tra nascite e decessi infatti è negativa, mentre non lo è quella fra iscrizioni e cancellazioni per altri motivi.


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