Ioan: il mio impegno per le periferie, non salirò sui tetti

Il candidato sindaco del centro destra attacca Honsell In sala Aiace la presentazione della lista “Per Udine”
Udine 21 marzo 2013 Sala Ajace. Per Udine per Ioan sindaco. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine 21 marzo 2013 Sala Ajace. Per Udine per Ioan sindaco. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

C’era fermento ieri sera a palazzo D’Aronco. Perché in sala Aiace i moderati coalizzati intorno al nome di Adriano Ioan vedono la meta. Per la prima volta dopo anni la poltrona di sindaco è a un passo o quantomeno loro ne sono convinti. E per portare Udine nell’area del centro destra rispolverano il tormentone Piano regolatore. La querelle che per mesi ha ingessato i lavori del consiglio comunale diventa l’ago della bilancia. Anzi, il capogruppo di “Per Udine”, Paolo Pizzocaro, ha già preso un impegno formale: «Correggeremo il “furto” di terreni privati edificabili». E proprio il cavallo di battaglia della giunta Honsell potrebbe diventare il cavallo di Troia della campagna di Ioan. Una campagna che porta anche «sei idee per una nuova città», come recita il programma. “Per Udine”, insieme con Identità civica, Pdl, Udc Lega nord e La destra, punta sull’ascensore al castello per formare «un unico comparto» con la piazza sottostante. Da piazza Primo Maggio verso piazza Duomo il passo è breve. Lì è prevista l’eliminazione del parcheggio per dare più respiro al sagrato della cattedrale con un’eventuale area di sosta sotterranea. Spazi più ampi anche per chi raggiunge la città in treno: davanti alla stazione il traffico veicolare sarà interrato rendendo il tratto iniziale di via Roma pedonale. E poi la creazione di una cittadella del Comune in piazzale Cadorna sulla scorta del project financing già sperimentato da palazzo Belgrado, la copertura di piazza XX settembre per creare un mercato permanente sul modello di Barcellona e la trasformazione dell’ex galleria del Palamostre in un polo ludico sportivo. «Da anni aspettavamo di fare una battaglia per la nostra città», ha detto il padre fondatore della lista “Per Udine” e candidato alle regionali, Luciano Gallerini. «Abbiamo iniziato un po’ di mesi fa in perfetta solitudine», ha ricordato Ioan riferendosi alla battaglia che l’ha visto uscire dal Pdl pur di correre per palazzo D’Aronco, pronto a sfidare il candidato in pectore di Tondo, Riccardo Riccardi. E lo scacco al re, alla fine, ha fatto convergere pure il Pdl sulla scia di Ioan. «La partita che giochiamo a Udine e Trieste è la stessa – ha chiosato il candidato sindaco – perché quello che vale in questi rapporti è l’amicizia». E ancora: «la nostra è una lista di imprenditori, esercenti, professionisti, molti giovani e donne. Andiamo oltre i partiti politici tradizionali. Questa sarà l’amministrazione del fare e io non sarò il sindaco che va sui tetti, ma terrò i piedi ben piantati a terra. Andrò nelle periferie, dove quest’amministrazione ha lasciato uno stato di abbandono insopportabile».

Questi i nomi dei 38 candidati della lista guidata da Paolo Pizzocaro: Andrea Angeli, Federica Astante, Giancarlo Ballico, Massimiliano Berlasso, Piergiorgio Bertoli, Nicola Bertossi, Luciano Bosco, Daniela Casarsa, Marco Cossettini, Marco Crisafulli, Anna Demanuelli, Sandro Devescovi, Giancarlo Dose, Elisa Galanti, Nicola Gentilini, Pierpaolo Gori, Luca Macoratti, Massimiliano Magon, Vincenzo Miranda, Loris Morassi, Filippo Nardone, Silvia Pastore, Umberto Romanelli, Marco Russi, Giovanni Salvador, Alfio Sapia, Elisabetta Scuteratti, Angela Sgobaro, Marco Silvestri, Giuseppe Tizianel, Alessandra Tomiato, Mario Tozzi, Angelo Tranchina, Giuseppe Troilo, Rodolfo Trombi, Corrado Vincitore ed Eligio Zanier.

Michela Zanutto

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