Investita dal bus, Elena non ce l’ha fatta

Elena Scannapieco non ce l’ha fatta. Dopo cinque giorni di agonia, durante i quali non c’è stato un minimo segnale di miglioramento, ieri pomeriggio è stata dichiarata la morte cerebrale. Accanto a lei, fino all’ultimo momento, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, c’erano i genitori che, quale ultimo gesto di generosità, hanno dato l’assenso all’espianto degli organi.
La ventenne era stata investita da una corriera, all’incrocio tra viale Marconi e via XXX Aprile, giovedì 16 maggio alle 8.55. Le sue condizioni erano parse subito molto gravi. Nonostante il prodigarsi del personale del reparto di emergenza, rianimazione e terapia intensiva, non c’è stato nulla da fare.
Ai genitori, ai tanti amici, ai compagni di scuola, Elena consegna il ricordo del suo sorriso, della sua voglia di vivere, di combattere anche momenti difficili che aveva superato grazie all’amore di papà Roberto, agente di commercio, e di mamma Viviana Cecotti, insegnante in pensione del Mattiussi.
I genitori sono stati accanto alla figlia giorno e notte, al Santa Maria degli Angeli. La speranza non si è mai spenta, fino all’ultimo momento, quando ormai il quadro clinico era completamente compromesso a causa delle gravi lesioni subite.
La notizia della morte della ventenne ha fatto subito il giro tra gli amici. Decine i messaggi di coraggio rivolti ai genitori su Facebook.
Elena Scannapieco era stata protagonista, alla fine del 2011, degli “Incontri con la storia”, la serie di convegni dell’Istituto provinciale per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea.
Giovedì scorso Elena aveva salutato, come ogni mattina, la mamma, ed era uscita per alcune commissioni. Giunta all’incrocio tra viale Marconi e via XXX Aprile si accingeva ad attraversare la strada, diretta verso piazza Maestri del Lavoro, attraverso il passaggio pedonale semaforizzato. Probabilmente non si era accorta dell’autobus dell’Atvo, Caorle-Pordenone, che sopraggiungeva dalla sua sinistra.
E’ stata investita davanti agli occhi increduli del conducente e dei passeggeri. La giovane è caduta a terra, priva di conoscenza. Soccorsa dal personale del 118, è stata portata in ambulanza nel vicino ospedale e accolta nel reparto di rianimazione. Non ha mai ripreso conoscenza.
L’autobus era condotto da un quarantunenne di Caorle. Il mezzo, secondo i rilievi della polizia municipale di Pordenone, viaggiava a bassa velocità. La giovane aveva battuto violentemente la testa sull’asfalto, procurandosi un grave trauma cranico.
Sull’incidente è aperto un fascicolo, solo dopo il nulla osta della procura potrà essere fissata la data dei funerali, probabilmente nella chiesa del Sacro Cuore.
Genitori e amici hanno sperato per cinque giorni, che sembravano interminabili. Il personale medico si è prodigato ogni minuto, ogni secondo, per carpire un minimo segnale di miglioramento, che purtroppo non si è verificato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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