Inversione termica, il meteo non aiuta
UDINE. È l’inversione termica il nemico numero uno dello sci in questi giorni d’attesa per l’avvio della stagione. Lo conferma Arturo Pucillo, previsore Meteo Fvg.
«Normalmente la temperatura cala con la quota, circa 10 gradi ogni mille metri; in determinate circostanze come adesso, con alta pressione di origine africana che contiene aria calda in quota, questo profilo di temperatura si inverte perché negli strati più bassi, intrappolati nei fondovalle, l’aria calda portata dall’Africa non riesce a entrare e scendere. Quindi ci sono due atmosfere diverse, una a fondovalle e una in quota. In basso di notte si raffredda di più, per esempio a Tarvisio con meno 1 grado e sul Lussari, anche di notte, con 10 gradi positivi. Con scenari di questo tipo ci sono lunghe giornate calde in quota sulle piste e l’inverso a valle».
Detto ciò, almeno fino a sabato, 5 dicembre, ci sarà questo andamento; poi si registrerà una leggera flessione delle temperature in quota, ma probabilmente insufficiente in quota per innevare. Pucillo spiega che «non passeranno fronti, perturbazioni, quindi non si dovrebbe risolvere la questione. In questi giorni lo zero termico è a oltre 3 mila metri».
Un altro aspetto è legato alla posizione geografica del Fvg. «È vero che abbiamo un’influenza maggiore dall’Adriatico, con lo scirocco ancora temperato sulle montagne; mediamente sono compresori più bassi di Pusteria e Trentino, certo l’influenza mediterraneia è inferiore da quelle parti. È un discorso climatologico-geografico, con pro e contro: ci sono periodi in cui qui nevica molto e nelle Dolomiti no».
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