Invecchiare bene si può tenendo allenata la mente

UDINE. Campare in salute varcando la soglia dei cent’anni. E chi non lo vorrebbe. La ricetta ancora nessuno (pare) l’abbia trovata ma invecchiare “bene” non è poi così impossibile.
Questione di genetica e di fortuna, ma anche di stili di vita. E nel decalogo dei sempre più numerosi “giovani-anziani” occorre iniziare a giocare la partita d’anticipo. Ragione in più per farci un pensierino proprio con il cambio di stagione, per evitare che il primo sole e qualche sbalzo di temperatura mettano fuori pista chi è più “debole”. Per affrontare al meglio la primavera e non farsi cogliere impreparati al nuovo cambiamento climatico spuntano le regole d’oro dell’esperto, con qualche semplice accorgimento da adottare nella quotidianità.
Infezioni respiratorie
Prevenzione, alimentazione e movimento. Senza dimenticare di fare attenzione agli sbalzi di temperatura che potrebbero provocare qualche malanno di stagione. Per potersi affacciare con il giusto sprint alla primavera da poco cominciata il direttore della Scuola di specializzazione in geriatria dell’università di Udine, Alessandro Cavarape, consiglia di mangiare e coprirsi bene, evitare bruschi sbalzi di temperatura e le infezioni respiratorie. «Usciamo da un periodo di infezioni all’apparato respiratorio che quest’anno, come lo scorso, hanno colpito duramente la fascia più debole della popolazione – spiega il medico –.
Le infezioni respiratorie vanno evitate e per questo noi medici non smettiamo di insistere sull’importanza di vaccinarsi, e non vale solo per le persone affette da patologie croniche, cardiopatie, diabete e insufficienze respiratorie».
A maggior ragione in un momento climatico in cui le mezze stagioni sembrano essere sparite e si passa dal caldo al freddo con molta più velocità, la prevenzione e qualche accorgimento in più sono necessari.
Alimentarsi bene
In cima alla lista delle buone abitudini, come sempre, regna il mangiare bene. Frutta e verdura occupano i vertici della classifica e sono alimenti da prediligere, ma è importante variare la scelta dei prodotti includendo anche le proteine e i carboidrati.

«Sono importanti soprattutto per chi si muove poco ed esce da malattie piuttosto debilitato – osserva Cavarape – e dunque il recupero è più lento». Per evitare di mettere su qualche chiletto di troppo, è buona regola evitare grassi saturi e non bisognerebbe assumere grosse quantità di cibo, dimenticando gli alcolici che interagiscono con i farmaci e nel periodo più freddo non proteggono nemmeno dalle basse temperature.
«Le persone anziane tendono a mangiare poco – precisa il medico – ma non hanno grosse limitazioni nella quantità, dipende da appetito e fabbisogno». Il tutto va accompagnato dall’acqua: bisogna abituarsi a bere molto, soprattutto quando arriva il caldo.
Muoversi e socializzare
Tra le altre regole fondamentali l’attività fisica: «L’esercizio è sempre una buona medicina, a qualsiasi età – rimarca il professore – e se non è possibile percorrere 10 mila passi tre volte alla settimana, circa 5 chilometri, anche 30-45 minuti di passeggiata al giorno sono sufficienti a mantenersi in forma.
E, se si può, c’e sempre la bicicletta». Stare all’aria aperta fa bene, basta evitare, come precisano gli esperti, le ore più fredde e quelle più calde. Oltre a fare attenzione a dosaggio e intrugli di farmaci, ed effettuare qualche controllo medico, è fondamentale mantenere la mente attiva, tra interessi, volontariato e impegni che stimolano a tenersi allenati con la testa.
Non va sottovalutato, infine, l’aspetto sociale: l’uomo, a qualsiasi età, ha bisogno di relazioni ed è assolutamente fondamentale per stare bene coltivare relazioni sociali e familiari, mantenendo contatti e trovando spazi e tempi per condividere attività o esperienze, riducendo il rischio di sentirsi soli e, talvolta, di ammalarsi proprio per la condizione di solitudine.
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