«Interventi obbligatori per il gas»: decine di anziani ci cascano

Propongono la vendita di tubi e apparecchi carissimi minacciando multe a chi non provvede. L’Adiconsum Udine: le segnalazioni arrivano da tutta la città, invitiamo i consumatori a diffidare

UDINE. Allo sportello dell’Adiconsum di Udine è un continuo fioccare di segnalazioni da parte di consumatori arrabbiati. Assicurano di essere stati raggirati da personale addetto alle vendite che commercializza prodotti porta a porta.

Negli ultimi giorni ne sono arrivati diversi. Chiedono di poter recedere da un acquisto che non è risultato per niente un buon affare. Si tratta di un’autentica fregatura che sta mietendo un sacco di vittime. Manco a dirlo, i bersagli più ricorrenti sono le persone anziane, ma anche le donne che vivono sole.

Comunque, è il caso di riconoscerlo, ci sono cascati un po’ tutti, visto che i venditori in questione stanno passando in rassegna uno dopo l’altro tutti i condomini in città e con la loro loquacità riescono a convincere all’acquisto anche le persone più diffidenti.

«A suonare ai campanelli degli appartamenti sono di solito un paio di persone dall’aria distinta e disinvolta – racconta Dino Pontisso responsabile dello sportello Adiconsum di Udine – si presentano chiedendo di controllare il tubo di collegamento fra il piano cottura e la presa del gas e spiegano che è necessario verificare immediatamente la scadenza, visto che il tubo in questione ha solo due anni di validità. Nella maggioranza dei casi poi, riferiscono all’utente che il tubo è scaduto e che quasi inevitabile che così si rischi una sanzione. Quindi si offrono di risolvere il problema provvedendo alla sostituzione del tubo e mettendo in regola l’utenza».

Un intervento provvidenziale, che finisce per costare un centinaio di euro. Peccato che il materiale che viene sostituito, un comune tubo di gomma lungo un’ottantina di centimetri, non costi più di 10 o 15 euro e si possa trovare in qualsiasi ferramenta. Quanto all’operazione di sostituzione poi, si tratta di un intervento alla portata di qualsiasi massaia, niente di complicato.

«Gli utenti se ne accorgono quando ormai hanno saldato il conto e capiscono di aver pagato il servizio quasi dieci volte il costo effettivo – commenta Pontisso –. A quel punto però - aggiunge – è troppo tardi per recedere, noi ci limitiamo a informare i consumatori e a suggerire loro di diffidare».

E va ricondotta agli stessi venditori la campagna di commercializzazione non proprio ispirata a principi di correttezza che si sta conducendo casa per casa in città di apparecchiature per segnalare e prevenire le fughe di gas.

«Sono numerose le persone che sono state contattate nella propria abitazione da chi intendeva vendere loro questa apparecchiatura e poi installarla - spiega Pontisso – per favorire la stipula del contratto, questi venditori sostengono che le apparecchiature sono obbligatorie e che se non vengono applicate si rischiano sanzioni fino a 900 euro».

Tutte cose non vere di cui nel contratto che viene proposto non c’è traccia. L’unica cosa che invece è ben chiara è il prezzo dell’apparecchio in oggetto: ben 249 euro. Adiconsum invita a diffidare e a segnalare casi analoghi.

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